Si è svolto il secondo webinar organizzato da Sicurcoop Fvg sul tema delle vaccinazioni dei lavoratori e delle lavoratrici. A oggi sono 222 i Protocolli ricevuti dalle Cooperative di tutta la regione, 19 sono quelli già condivisi con le Organizzazioni sindacali interne e 134 quelli esaminati finora, il lavoro del comitato prosegue con costanza al fine di dare risposte puntuali a tutte le cooperative operanti sul territorio regionale.
Il lavoro del comitato di questi mesi, ha dato attuazione alla concertazione datoriale/sindacale per garantire livelli adeguati di protezione rispetto al rischio di contagio Covid 19 ai lavoratori/lavoratrici occupati. La corretta stesura dei protocolli aziendali, è inoltre una forma di tutela per i datori di lavoro da eventuali responsabilità relative ai contagi.
La Psicologa del lavoro dell’AsuGi Michela Mottica ha fatto il punto sugli aspetti psicologici della vaccinazione suggerendo di fornire informazioni chiare e comprensibili che supportino le persone nella scelta vaccinale.
Barbara Alessandrini- Referente Salute e sicurezza del lavoro della Direzione centrale salute Regione ha illustrato il piano di vaccinazioni anti Covid 19 in Regione.
Fase 1. Operatori sanitari e sociosanitari del servizio sanitario regionale, liberi professionisti delle residenze per anziani e ospiti di quest’ultime, ospiti dei centri residenziali/semiresidenziali per disabili e persone ultraottantenni.
Fase 2. Soggetti fragili per patologia da 60 a 79 anni, personale scolastico e universitario docente e non docente, forze armate e di polizia, setting a rischio, quali penitenziari e luoghi di comunità e servizi essenziali.
Fase 3. Tutti gli altri.
I programmi sono legati alla disponibilità di vaccini la cui scarsità ha per ora costretto, anche all’interno delle singole fasi, soprattutto nella seconda ad operare scelte di priorità. La dottoressa Alessandrini ha successivamente sottolineato l’importanza del ruolo del medico competente partendo dalla necessità che siano questi a raccomandare ai lavoratori di vaccinarsi, tranne in caso di controindicazioni individuali che il medico può valutare. Se il lavoratore sceglie di rifiutare la vaccinazione sarà necessario, ha spiegato Alessandrini, che il medico competente raccolga un dissenso informato scritto da allegare alla cartella sanitaria del lavoratore.
Il webinar si è concluso con l’intervento di Sabina Valentini, Capo Servizio Sindacale Giuslavoristico di Confcooperative che ha relazionato sui profili giuridici la vaccinazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Valentini ha evidenziato come il protocollo sicurezza fra le parti sociali sottoscritto il 24 aprile scorso si sia rivelato strumento fondamentale della lotta al Covid 19 come del resto dimostrato dal fatto che è stato successivamente sempre allegato a tutti i Dcpm governativi dello scorso e di quest’anno. Questo nei fatti ha dato forza di legge al contenuto del protocollo e i dati Istat dicono, ha spiegato Valentini, che le indicazioni contenute hanno funzionato dato che sui posti di lavoro non è stato rilevato particolare rischio o quantomeno superiore ad altre situazioni. Delicata è invece la questione dell’obbligo vaccinale, ha sostanzialmente spiegato in quanto non esiste una norma che renda obbligatoria la vaccinazione.
La registrazione dell’intero focus è visibile su Facebook a questo link