Si è spento all’età di 76 anni, nella sua casa a Milo, Franco Battiato. Innumerevoli le volte in cui il cantautore siciliano è stato in concerto in regione, l’ultima delle quali nel 2017 in piazza Grande a Palmanova, accompagnato dall’orchestra reale di Londra con un progetto esclusivo e solo cinque concerti in alcune fra le più suggestive location d’Italia. Battiato è stato anche ospite di numerose rassegne musicali in Friuli, tra cui No Borders e SerEstate, oltre ad aver riempito i teatri della regione nei suoi concerti, portando in tour la sua musica e le sue sperimentazioni.
Tante le canzoni che sono entrate nella memoria collettiva, da ‘Centro di gravità permanente‘ a ‘La cura‘, da ‘Bandiera bianca‘ a ‘E ti vengo a cercare‘ ma Battiato non è stato soltanto un musicista difficile da ‘incasellare’ ed etichettare in un genere. Nella sua carriera, nata musicalmente nel 1971 a Milano, si è cimentato anche nella regia, avendo diretto ‘Perdutoamor‘ e ‘Musikante‘ su Ludwig van Beethoven presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Tanti i talenti scoperti da Battiato, tra cui la compianta Giuni Russo per la quale nel 1982 scrisse ‘Un’estate al mare‘ e la ‘friulana d’adozione’ Alice, al secolo Carla Bissi, che nel 1981 con ‘Per Elisa‘ vinse il 31º Festival di Sanremo.
Immenso il cordoglio dei tanti fan che sui social hanno condiviso emozioni, ricordi e parole di commozione.
“E’ già nel canone della musica italiana. Battiato è stato un artista di primo livello, un esempio di come l’alta cultura nelle sue più felici espressioni riesce a imporsi e diventare patrimonio popolare. Al di là del personaggio pubblico capace di impegnarsi e di indignarsi, rimane un’opera musicale ricca e sfaccettata, frutto di un’attitudine intellettuale prensile che lo ha spinto a sperimentare ambiti e generi diversi dall’accademia alla sperimentazione, dall’opera lirica alla canzone. Ho avuto modo di conoscere più da vicino la sua cultura musicale e la sua sensibilità quando ha curato le musiche dei film di Elisabetta Sgarbi”. E’ il pensiero che la senatrice Tatjana Rojc (Pd) dedica a Franco Battiato.