Sono nati più di 30 anni fa in Inghilterra, in un luogo pieno di significati extra-musicali come Stonehenge, e sono diventati una delle cult-band più apprezzate Oltremanica, e non soltanto. Domenica 3 al Deposito di Pordenone tornano gli Ozric Tentacles, i ‘guerrieri psichedelici’ del terzo millennio, la band ‘aperta’ (oltre una trentina, finora, i musicisti coinvolti!) che mescola l’estetica hippy e l’elettronica da rave, in un mix di chitarre hard, ritmi e loop ipnotici, scale etniche e suoni campionati che sfiora la world e si nutre di dub e tanto altro.
Affari ‘di famiglia’
Col solo chitarrista Ed Wynne rimasto dei membri originari – affiancato anche dal figlio Silas e dalla moglie Brandi – gli Ozric Tentacles continuano a proporre set all’insegna delle contaminazioni, raccolte in una trentina di album, dai primi ‘fatti in casa’ – registrazione e copertine comprese – all’ultimo ‘Technicians of the sacred’, in uscita l’11 maggio. Unici per il flusso sonoro dei loro live strumentali ed imprevedibili, gli Ozric Tentacles sono l’esempio lampante di come la ricerca del successo e del consenso mainstream non sia l’unica percorribile, specie da una formazione che vive secondo principi neo-hippy e, anche grazie a questo, si è costruita una fama in tutto il mondo.