“Marilyn la sento vicina. La conosco bene da 20 anni. Posso dire che siamo amiche”. A parlare così è Justine Mattera, showgirl nota al grande pubblico proprio per la straordinaria somiglianza con la divina Monroe. Justine, dopo tanta televisione, cinema e teatro, ha deciso di ‘prendere il toro per le corna’ e di prestarsi al confronto diretto con il suo mito: sarà Sugar nell’omonimo musical tratto dal film ‘A qualcuno piace caldo’, a Palmanova martedì 19, a Sacile mercoledì 20, a Cordenons il 21.
La somiglianza con Marilyn ha caratterizzato la sua carriera. È stato un vantaggio o una condanna?
“All’inizio certamente un vantaggio. Poi il confronto si può fare pesante: un’attrice cerca la sua identità, invece in Italia è difficile staccarsi da un clichè. Alla fine ho fatto pace con questa situazione e Marilyn è quasi una parte di me”.
Come ha affrontato il confronto diretto con Monroe?
“La sfida mi ha intrigato subito. Nel film il mio ruolo non è il principale: così, a teatro, ho dovuto ‘dare corpo’ al personaggio. Ho accentuato il lato dolceamaro di Sugar che sembra frivola e invece è malinconica, sola. In questo spettacolo si ride e ci si commuove, proprio perché la lettura non è superficiale”.
Cosa ha cercato di ‘rubare’ a Marilyn?
“La sua recitazione, molto minimal, molto naturale, di straordinaria modernità”.
Di tutt’altro genere è la regia di Abel Ferrara, per cui ha recitato in ‘Go Go Tales’. Com’è stata quell’esperienza?
“Incredibile. Intanto c’era un cast pazzesco: Willem Dafoe, Bob Hoskins, Mattew Modine, Stefania Rocca, Asia Argento. Il copione era ridottissimo, improvvisavamo quasi tutto. Ferrara è geniale e folle insieme, ti porta al limite, ti espone. Poi, magari, capitava di assistere a scene surreali, come Asia che si slingua il rottweiler. L’insieme era molto libero e molto creativo”.
Basta un po’ di… ‘Sugar’
Justine Mattera come Marilyn nel remake teatrale di ‘A qualcuno piace caldo’
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