Bepi Agostinis, padre assieme a Nico Pepe del teatro in friulano, è stato ospite in Commissione Cultura, nella sala del Consiglio Comunale. Presenti il Sindaco Pietro Fontanini, gli Assessori Fabrizio Cigolot e Maurizio Franz, il responsabile del Comune di Udine per la lingua friulana Diego Navarria, il Presidente dell’Arlef William Cisilino, il Presidente del Teatro Nuovo Giovanni da Udine Giovanni Nistri, il Presidente della Filologica Friulana Federico Vicario, il Presidente del Centro Servizi e Spettacoli Alberto Bevilacqua, il Presidente dell’Istitut Ladin Furlan Pre Checo Placerean Lorenzo Zanon e il Presidente dell’Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe Claudio De Maglio.
Nel suo intervento, Agostinis ha non solo ripercorso il viaggio durato alcuni decenni che ha portato, grazie al lavoro e alla passione di Nico Pepe, il friulano a vedere riconosciuta la propria dignità di lingua della cultura e del teatro e oggi all’istituzione del Teatro Stabile Friulano ma anche ha ricordato l’importanza di un utilizzo vivo e quotidiano della marilenghe che, con la sua musicalità e la straordinaria varietà espressiva, può rappresentare un decisivo contrappeso al progressivo imbarbarimento e impoverimento dell’italiano.
Andando a chiudere il giro di interventi dei rappresentanti dei soggetti aderenti all’atto di nascita del Teatri Stabil Furlan, durante i quali è stato più volte ricordato il ruolo chiave dell’opera pasoliniana I Turcs tal Friûl, messo in scena per la prima volta nel 1976, il Sindaco Fontanini ha voluto ringraziare gli interlocutori “per la convinta sottoscrizione di questo importante progetto che è il coronamento di anni di battaglie portate avanti con determinazione e amore per la nostra terra da Nico Pepe, tornato in Friuli dopo anni di lavoro in giro per l’Italia e all’estero con i nostri più grandi attori, e da Bepi Agostinis, cui rivolgo un ringraziamento particolare”.
Il Sindaco ha poi ricordato che “il teatro si presta, per sua natura, all’utilizzo di lingue diverse, senza per questo limitare chi assiste alle rappresentazioni. Il teatro in friulano non è quindi destinato solo a chi vive in Friuli ma a tutti. Non vanno inoltre dimenticati gli oltre due milioni di nostri conterranei che vivono all’estero, mantenendo fortissimi e vivi legami con la nostra cultura e la nostra lingua”. Un ringraziamento è infine andato alla Regione “per la legge istitutiva del Teatro, con l’augurio che questo passaggio sia accolto favorevolmente dall’unanimità del Consiglio”.