Penultimo appuntamento domenica 27 febbraio, la Rassegna regionale di teatro popolare, iniziativa culturale organizzata dal Comitato provinciale della Fita di Pordenone in collaborazione con il Gruppo Teatro Pordenone Luciano Rocco, con il sostegno di Comune del Pordenone e con il contributo di Edr Pordenone e Friulovest Banca di Credito Cooperativo. Alle 16, nell’Auditorium Concordia, a Pordenone (ingresso 5 euro, prezzo invariato), la Compagnia teatrale Associazione Teatrale Friulana di Udine porterà in scena la commedia in italiano e friulano “B.A.R. Bolscevichi alla Riscossa”, di Stefano Menis (regia di Federico Scridel). La 22.a Rassegna regionale di teatro popolare riceve il sostegno della Fondazione Friuli che continua a credere e a sostenere il progetto culturale della Fita di Pordenone, da oltre 20 anni in prima linea nella promozione e nella valorizzazione del teatro amatoriale.
LA TRAMA. Un bar di paese, come ce ne sono tanti in Italia, il titolare apre la porta ai suoi clienti e alle loro personalissime storie. Il bar non è solo un luogo fisico ma anche, o soprattutto, un luogo dell’anima, un confessionale laico laddove l’oste celebra il rito della bevanda. Una carrellata di personaggi che attraversa la scena mentre attraversa le vite degli altri. Molto probabilmente qualcuno di loro lo avete già incontrato.
IL PROGETTO. B.A.R. è iniziato circa due anni fa da un desiderio (forse una necessità) di alcuni attori del circuito A.T.F.: lavorare ad un progetto nuovo mettendo insieme l’esperienza e il talento di attori provenienti da diverse compagnie affiliate all’Associazione Teatrale Friulana. Per l’occasione è stato chiesto al drammaturgo Stefano Menis un testo che si prestasse allo scopo, tra le varie proposte è stato scelto B.A.R. (Bolscevichi alla riscossa), testo sul quale il gruppo ha lavorato sotto l’esperta guida di Federico Scridel (attore professionista dal 2002) apportando modifiche, tagli e aggiunte grazie alle improvvisazioni fatte sul testo.
Gli attori si sono cimentati in un nuovo modo di approcciare la creazione teatrale, un modo fortemente attivo nel quale dovevano essere i primi a proporre una maniera per recitare una scena senza aspettare le direttive del regista.