72 film nella selezione ufficiale, di cui 50 in concorso, 10 aree geografiche dell’Asia coinvolte, oltre 100 eventi disseminati nel centro di Udine, 150 volontari pronti a scendere in campo dal 22 al 30 aprile. Tutto questo è Far East Film Festival, la rassegna dedicata al cinema dell’Estremo Oriente che quest’anno diventa maggiorenne.
Sotto i riflettori del Teatro Nuovo farà inoltre ritorno uno dei più vecchi e cari amici del Feff. A Johnnie To il compito di tagliare ufficialmente il nastro con il Festival trailer che porta la sua firma.
Accanto alla ricca sezione-concorso, che vedrà in sfida per l’Audience Award 2016 i migliori titoli panasiatici dell’ultima stagione (tra cui ‘Three Stories of Love’), ci sarà l’info-screening della controversa opera collettiva ‘Ten Years’ e ci saranno ancora una volta diverse traiettorie parallele: quella dedicata ai documentari (da non perdere ‘The Lovers and the Despot’), quella dedicata al Fresh Wave Festival (le giovani voci di Hong Kong), quella dedicata alla paura (grandissimo ritorno dell’Horror Day il 27 aprile e primissimo approdo, sullo schermo udinese, per il sommo Kurosawa Kiyoshi: un crudele viaggio nel buio, e nella psiche, intitolato ‘Creepy!’), quella dedicata alle mostre (dall’arte contemporanea giapponese di Paradoxa all’universo del fumetto con il ‘Viaggio a Tokyo’ di Vincenzo Filosa).
Non resta che darsi appuntamento al Teatro Nuovo, sede storica del Far East Film Festival, e aspettare che il trailer di Johnnie To apra ufficialmente le danze. Quale sarà il colpo di fulmine che, quest’anno, trafiggerà gli spettatori? Un esordio con la “e” maiuscola come ‘The World of Us’ di Yoon Ga-eun o il sorprendente ‘Ola Bola’ che ci parla del calcio malaysiano? Un intenso dramma sentimentale come Mountain Cry di Larry Yang o, magari, l’insolito road movie ‘Lost in Hong Kon’g di Xu Zheng che ha letteralmente polverizzato il botteghino dell’ex colonia britannica? Una buffa e tragica storia di redenzione come ‘Mohican Comes to Home’ di Okita Shuichi (con un inedito Matsuda Ryuhei in versione punk-hipster) o la prima mondiale di ‘Hime-Anole’, che il 25 aprile porterà sul red carpet del FEFF 18 l’idol giapponese Morita Go.
Fino al 30 aprile, poi ci sarà spazio per l’immancabile e devoto omaggio alla storia del cinema asiatico attraverso la tuta gialla di Bruce Lee, proponendo nei nuovissimi restauri di alcuni autentici must (L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente, solo per citarne uno), l’occhio del FEFF indagherà a fondo sulla gloriosa fantascienza giapponese con una retrospettiva di 10 film e una pubblicazione, entrambe intitolate ‘Oltre Godzilla – Futuri alternativi e scenari fantastici del cinema giapponese’ ed entrambe curate dall’espertissimo Mark Schilling, che vedranno come ospite d’onore il mitico regista Obayashi Nobuhiko.
Gran finale, il 30 aprile, con il superospite del FEFF 18: Sammo Hung, l’attore, regista e coreografo action che, nel corso dei decenni, ha saputo rivoluzionare indelebilmente il segno visivo delle arti marziali. Leggendario in patria, e amatissimo in tutto il mondo, Sammo accompagnerà a Udine il suo The Bodyguard entusiasmando i fan e consolidando la reputazione internazionale capitalizzata, anno dopo anno, dal FEFF.
Bruce Lee, horror e Godzilla protagonisti al Far East Film Festival
Superospite il re dell'action Sammo Hung, mentre Johnnie To battezza il festival con il suo nuovissimo trailer
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