I dati presentati da ANEC, ANEM, e ANICA e relativi al calo delle presenze nei cinema per il 2012, sono allarmanti non solo per i numeri in se, ma soprattutto perché attestano un profondo cambiamento nelle abitudini degli italiani – come spiegano in una nota Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi.
“I cittadini non hanno più soldi per lo svago – afferma il Presidente Carlo Rienzi – e la pesantissima flessione del 10% delle presenze lo dimostra inequivocabilmente.
In un momento storico in cui le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, le spese per i divertimenti e per beni non primari, come appunto i cinema, vengono inesorabilmente tagliate, con ripercussioni pesanti per il settore della cultura”.
Biglietto troppo caro
Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi tornano poi a puntare il dito sull’eccessivo costo dei biglietti.
“Una serata al cinema può arrivare a costare 50 euro a famiglia, se si considerano i livelli raggiunti dai prezzi di biglietti, pop corn, bibite – prosegue Rienzi –. Per far tornare gli italiani nelle sale cinematografiche occorre ridurre le tariffe e introdurre promozioni e sconti tutta la settimana, non solo il mercoledì, con particolare riferimento ai nuclei familiari, agli anziani e ai giovani”.
In Fvg
La VI Commissione consiliare – presidente Piero Camber, presenti gli assessori alla cultura Elio De Anna e all’istruzione Roberto Molinaro – ha esaminato la petizione per il sostegno delle piccole sale cinematografiche e teatrali che era stata presentata lo scorso 1 ottobre al presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, sottoscritta da 1188 firme di cittadini del Friuli Venezia Giulia, primo firmatario Bruno Serravalli presidente dell’associazione Amici del cinema-teatro “Sociale” di Gemona.
Con essa si chiede il rifinanziamento di due leggi regionali – la 21 del 2006 e la 22 del 2007 – riguardanti promozione del patrimonio e della cultura cinematografica, sostegno della attività delle piccole sale cinematografiche, adeguamento della rete di strutture teatrali presenti sul territorio, anche con interventi di miglioramento funzionale delle dotazioni strutturali e delle attrezzature tecniche.
Una richiesta mossa – è stato ricordato – da una analoga petizione rivolta da oltre 1300 cittadini gemonesi all’Amministrazione comunale a favore del Teatro Sociale, che è tra i promotori della rete del circuito regionale cinema di qualità, progetto nato nel 2007 dalla volontà di piccole realtà di unire le proprie forze e competenze per diffondere la cultura cinematografica sul territorio e che attualmente lega nove entità nelle tre province di Udine, Pordenone e Gorizia. Inoltre, il cinema teatro serve un vastissimo bacino d’utenza ed è al servizio della Cineteca regionale di Gemona, che senza questa struttura non potrebbe svolgere appieno il suo mandato.
Da un lato, dunque, la sala del cinema teatro “Sociale” di Gemona, restaurata dopo il terremoto, che ha bisogno di essere ammodernata con la sostituzione dei piani di appoggio e delle poltrone, diminuendo l’attuale capienza di circa 400 posti per dare spazio a una migliore, più comoda sistemazione. I fondi necessari ai lavori potrebbero venire dal rifinanziamento delle due leggi regionali sulla cinematografia e le strutture teatrali, sulle quali poi il Comune di Gemona potrebbe chiedere un contributo straordinario per l’operazione.
Dall’altro, l’importanza di sostenere la presenza delle sale cinematografiche sul territorio quale patrimonio importante per lo sviluppo della cultura teatrale e cinematografica in Friuli, che conta presenze storiche sia in termini di realtà associative che di eventi di portata internazionale.
Appronfondimenti e chiarimenti sono stati chiesti dai consiglieri. In particolare Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica) si è soffermato sullo stato degli immobili che ospitano le attività di tipo teatrale, musicale e cinematografico, ricordando che nel CircuitoCinema le sale sono gestite dal volontariato e che ogni iniziativa di miglioramento va a vantaggio di tutte le attività che vi vengono svolte. E mentre Franco Codega ha espresso l’attenzione del suo Gruppo – il PD – per le istanze contenute nella petizione, il presidente della Commissione Camber ha evidenziato che il rifinanziamento delle due leggi potrà avvenire solo in sede di assestamento di bilancio.
SONDAGGIO: A quale svago non rinunciate?
16 gennaio 2013