C’è grande attesa a Gorizia per il concerto del gruppo Egschiglen della Mongolia, che si terrà giovedì 4 dicembre 2014 alle ore 20.30, presso il teatro Kulturni dom di Gorizia (Via I. Brass, 20). L’evento è promosso nell’ambito del festival musicale “Across the border”, dalla Cooperativa culturale Maja e dal Kulturni dom di Gorizia, in collaborazione con il Folkclub Buttrio ed il Kulturni dom di Nova Gorica.
Egschiglen (“bella melodia” in lingua mongola), vera istituzione mondiale nella World Music, viene fondato nel 1991 da studenti in corso di specializzazione al conservatorio di Ulaanbaatar. Sin dai primissimi passi, i musicisti si focalizzano sulla musica contemporanea della Mongolia ed eseguono ricerche sistematiche per la dimensione sonora del proprio repertorio con strumenti tradizionali e le tecniche vocali dell’Asia Centrale.
Gli Egschiglen sono gli ambasciatori musicali del loro Paese. Con il loro virtuosismo trasmettono musicalmente l’armonia della propria cultura. La loro musica impressiona in virtù della varietà e della pienezza di grazie. Con i loro raffinati arrangiamenti, interpretano sia canzoni tradizionali che lavori di compositori mongoli contemporanei. I loro pezzi hanno sovente la qualità e la trasparenza della musica da camera, pur mantenendo il potere incantatore delle tradizioni popolari. Da un lato le sonorità mongole appaiono strane e misteriose alle orecchie occidentali. In particolar modo i canti khoomii – ilkhomii è una speciale tecnica di canto ‘di gola’, uno stile in cui le tonalità fuori dalla scala sono modulate nello stesso tempo in cui viene cantata la melodia di base (diplofonia) – lasciano senza parole. Dall’altro la musica risuona familiare, esprimendo i sentimenti di base dell’umanità: amore, preoccupazione e riconoscenza. Gli Egschiglen avvicinano il pubblico con estrema naturalezza e semplicità all’affascinante cultura della loro terra così lontana, dimostrando nel contempo come aldilà di tutte le differenze culturali che possono sussistere, permane sempre un elemento comune dell’umana esistenza. Tumro canta e suona il morin khuur, violino tradizionale mongolo a due corde in crine di cavallo il cui riccio finisce a testa di cavallo, impugnato come un violoncello. Ugan si occupa del basso mongolo, ih khuur. Il cantante solista Amra canta alla maniera khomiiaccompagnandosi al liutotobshuur. I movimenti artistici della ballerina Ariunaa, che accompagna il gruppo nei concerti, sfortunatamente si perdono nei dischi, ma si possono apprezzare appieno dal vivo.