Parte venerdì 17 con l’anteprima italiana di La vita nascosta di Terrence Malick, girato anche a Sappada, il Trieste Film Festival, il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro orientale. Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino nel 1987, diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano e in generale occidentale.
Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinati ad imporsi nel panorama internazionale. Dopo l’inaugurazione con Hidden Life, già in concorso all’ultimo Festival di Cannes, girato tra Fvg e Austria, in uscita in Italia il 9 aprile, il Sindacato nazionale critici cinematografici italiani premierà i migliori titoli usciti nelle sale italiane nell’anno appena trascorso: Il traditore di Marco Bellocchio (a Trieste per ritirare il premio) e Parasite di Bong Joon-ho.
In occasione del centenario della nascita, a Rimini il 20 gennaio 1920, anche il Trieste Film Festival partecipa alle celebrazioni di Fellini 100 promosse dal Mibact, con una prospettiva che guarda ‘da est’ al genio: Fellini East West. Un contributo alla conoscenza di aspetti ancora poco indagati, a cominciare da uno dei film meno rivisti, eppure più attuali, E la nave va (1983). Oltre ad eventi speciali come la mostra piccola ma speciale, realizzata in collaborazione col Museo cinematografico di Łódź, e l’Intervista al Maestro Federico Fellini di Matej Mináč, breve documento d’eccezione del 1989. Il tutto in attesa di un’altra sorpresa, in anteprima mondiale.
Fellini visto da Est al Trieste Film Festival
Si tratta del primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro orientale
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