Seconda giornata di Mittelfest di grande impatto ieri sera a Cividale con l’Allegra Vedova che ha visto Maddalena Crippa entusiasta interprete di cafè chantant, una prima assoluta che ha visto l’artista impegnata in un monologo appassionato, accompagnato da bravissimi musicisti, e la riproposizione della storia del Principe Danilo e la ricca Anna. Gestualità, slancio corporeo, affettuoso rilancio verso un pubblico vivissimo. Questi gli ingredienti. Peccato che la storia dei due amanti sia poco meno di un gossip, con un testo letterario di una fragilità devastante. Ma non è colpa della bravissima Crippa che ha giostrato, cantato, ballato, rendendo stupendo ciò che è mediocre.
Lo spettacolo delle 22 è, invece, stato di una potenza espressiva unica, chissà, forse potrebbe essere proprio il capolavoro Mittelfest. Feminine Flame, un’ideazione di Amelia Bucalo Triglia per il Teatro del Fuoco, ha catalizzato il pubblico della piazza attorno a giochi di fuoco di grande suggestione, nel mezzo dei quali grandi interpreti, ballerini, giocolieri e ginnasti allo stesso tempo, hanno ricostruito la storia della madre terra che fa nascere e crescere la natura, l’uomo, il tutto. Bella l’immagine dell’uomo nel cerchio di evidente richiamo leonardesco, grandi richiami al razionalismo e alle geometrie solide (il cubo). Commovente l’uscita degli artisti con lembi, vagamente bandiere, sventolate nell’aria sopra il pubblico, quasi una metafora della natura che è madre di tutti i popoli. Una riproposizione di fuochi artificiali, in conclusione, riecheggiava la memoria di una festa in onore di qualche santo patrono della Sicilia. Entusiasmante, nessuna sbavatura.