Prosegue Folkest domenica 22 agosto in Piazza Garibaldi con i concerti a partire dalle 20.30 con il Guitar International Rendez-vous e l’esibizione dei finalisti del Concorso Banca Prealpi con i finalisti Gabriele Dusi, Daniele Mammarella e Salvatore Scutiero e che vedrà l’assegnazione del Premio A.D.G.P.A. – Banca Prealpi SanBiagio che incorona il “Chitarrista Emergente 2021”.
A seguire alle 21.15 si esibirà il Marco Di Maggio Trio e alle 22.30 sarà la volta di Massimo Luca, protagonisti anche dei seminari che si terrano a Spilimbergo nell’arco del pomeriggio. Alle 15.30 alla Scuola di Musica G. Tomat infatti è previsto il corso di Massimo Luca, chitarrista, compositore e produttore discografico che ha collaborato con i più grandi cantautori e artisti italiani, da Lucio Battisti a Zucchero.
Il seminario con il chitarrista Marco di Marco è previsto invece alle 16.30 sempre alla Scuola di Musica G. Tomat. Esponente di punta della scena “rockabilly” internazionale, considerato dalla stampa specializzata come uno tra i migliori chitarristi al mondo. Terry Williams, batterista dei Dire Straits, ha detto di lui “Ho suonato con i più grandi: Mark Knopfler, B.B. King, Eric Clapton, Albert Lee… posso dire che Marco Di Maggio è uno di loro”.
Alla Torre Orientale suoneranno invece dalle 20.30 tre delle sei formazioni che si contendono il Premio Alberto Cesa 2021: Sara Marini – Torrendeadomo, Miriam Foresti e Mattanza. I Mattanza sono un gruppo che mescola il canto in dialetto, italiano, greco antico di Calabria e in arabo insieme con il basso, il contrabbasso, le chitarre, la lira calabrese, le percussioni, il violino, le tastiere, la batteria, la fisarmonica e i fiati popolari. La cantautrice Miriam Foresti, romana di nascita e udinese di adozione, diplomata in canto jazz, ha inciso il suo primo disco nel 2018, coniugando l’amore per il folk, il blues e il jazz con il pop. È stata voce solista negli spettacoli Sciuscià ed altre storie e Un incontro tra Cinema e Teatro con Davide Cavuti e Michele Placido, registrando il brano Rosamunda nella colonna sonora del film Itaker di Toni Trupia con Michele Placido e Francesco Scianna. Infine Sara Marini e Torrendeadomo rappresentano l’idea di viaggio, tra la Sardegna e l’Umbria accompagnati dalle melodie della chitarra, classica e acustica, la zampogna, il kaval, il flauto doppio, il pianoforte, il laouto cretese, le percussioni mediterranee e il buttafuoco rinascimentale.
In Piazza Garibaldi rimane in allestimento il salone della liuteria a cui saranno presenti undici maestri artigiani provenienti dal Veneto e dal Friuli mentre nel foyer del Teatro Miotto per tutta la durata del festival rimane esposta la mostra fotografica “The sound of eyes – I 40 anni di Folkest” realizzata in collaborazione con il CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia).
Il via per Folk Clinics invece averrà già alle 11 al teatro Miotto con “Diritto d’autore e diritti connessi” a cura di Note Legali, con la presenza dell’avv. Andrea Marco Ricci e alle 15.30 “I doveri dei musicisti” con Cristina Liva, due tematiche che vanno a toccare molti punti dolenti e spesso sconosciti del “fare musica”, mentre alle 16.45 appuntamento con “Black People in a White World” di Valerio Corzani un libro che ripercorre la “Black Odyssey” delle genti di colore e documentare quella che l’intellettuale senegalese Léopold Sédar Senghor chiama “la négritude”.
Alle 18.30 alla Torre Orientale Rossano Lo Mele e il giornalista Lorenzo Marchiori disserteranno del ruolo del critico musicale, partendo dal libro dello stesso Lo Mele, Orientale “Scrivere di musica”. Lo Mele, direttore di uno storico mensile di musica e cultura, docente di Linguaggi della musica contemporanea, e membro fondatore del gruppo rock i Perturbazione, ama citare la battuta «Scrivere di musica è come ballare di architettura».
Ancora due i seminari che si terranno nell’arco della giornata. Per l’organetto dalle 10.30 alle 20.30 al Teatro Miotto ci sarà Alessandro D’Alessandro, vincitore nel 2017 della Targa Tenco per il miglior album in dialetto con il disco Canti, ballate ed ipocondrie d’ammore, il più interessante e innovativo organettista della nuova generazione italiana, ormai affermato anche a livello internazionale.
Inoltre nell’oratorio di Spilimbergo dalle 10 alle 17.30 Elena Ledda terrà il suo richiestissimo seminario sulla vocalità mediterranea. La Ledda è una delle più suggestive voci dell’area mediterranea, direttrice artistica del Premio Parodi, con molti capolavori discografici al suo attivo, tra i quali spicca Rosaresolza, con Andrea Parodi, che riceve la Targa Tenco e il Premio Città di Loano per il 2007, e il più recente e osannato Lantias.