Il Comune di Pasiano, con la collaborazione del Festival dell’Arlecchino Errante di Pordenone, organizza un nuovo appuntamento serale con la cultura e il teatro. Domenica 13 settembre alle 21 in villa Morpurgo-Laudi si terrà “Futuro di Donna. Sette idee di Carlo Goldoni”. Lo spettacolo è frutto della produzione della Scuola Sperimentale dell’Attore con la Compagnia Hellequin, drammaturgia e regia di Ferruccio Merisi con la partecipazione di Lucia Zaghet, Giulia Colussi, Daria Sadovskaia e Martina Santelia. L’ingresso è libero con prenotazione al numero 351 8392425. In caso di pioggia, lo spettacolo verrà spostato a mercoledì 16 settembre.
L’anteprima di “Futuro di Donna” a Pasiano va a riscoprire, tra le ville venete di cui il territorio del Borgo è molto ricco, quella forse meno nota e frequentata, ma molto visibile e imponente nella frazione di Sant’Andrea sulla strada comunale Pedrina. Il suo profilo caratteristico esprime la solidità e la riservatezza delle case e delle famiglie veneziane, ed è un valore aggiunto alle scene e alle vicende presentate dallo spettacolo. Mai come in questo luogo è possibile percepire quanto Goldoni, con garbo, con tatto e con occhio divertito, fosse capace di scavare sotto la superficie della possente società in cui egli viveva: la Serenissima Repubblica.
“Questo per Pasiano è il secondo anno di collaborazione con il Festival dell’Arlecchino Errante e con la Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone – commenta Martina Vendramini, consigliere delegato Cultura e promozione del territorio -. L’anno scorso lo spettacolo si è tenuto all’antica chiesa parrocchiale di Sant’Andrea e anche quest’anno rimaniamo nella frazione cambiando location, nell’ottica di valorizzare le bellezze del territorio non solo nel centro abitato. Lo spettacolo teatrale si terrà nella villa Morpurgo-Laudi, dimora veneta da poco ristrutturata, che apre le sue porte al pubblico per l’occasione. Anche in questo caso oltre ad assistere allo spettacolo si potranno scoprire ulteriori bellezze storico-architettoniche di Pasiano”.
Lo spettacolo
Un cocktail teatrale brillante, estratto dall’immensa opera di Carlo Goldoni e dedicato alle sue intuizioni sulla forza delle donne, sulle loro contraddizioni, sulla loro presenza nel mondo ancora tutta da comprendere e costruire. Un cocktail non è un’antologia: gli ingredienti si riconoscono tutti ma si fondono in un sapore unico, particolare, ricco di sfaccettature multicolori. Un sapore che in questo caso si può chiamare “l’attualità della questione femminile”, giocato in una trama a sbalzo tuttavia organizzato secondo un filo logico ben preciso. Goldoni è forse il primo autore della storia della letteratura mondiale che si è avventurato nella leggerezza dell’essere, sulle orme delle donne “non idealizzate” della sua vita. Ritraendole con grande lealtà, anche dove pensava di denunciare qualche loro condotta non irreprensibile, ha finito per edificare piccoli grandi monumenti alla loro ricerca di libertà civile e ideologica.
Ci sono in questo spettacolo sette eroine goldoniane, le cui varie vicende si rispecchiano, si intrecciano, si dissociano creando una suspance – relativa alla convivenza sul pianeta tra uomo e donna – che alla fine si scioglie in uno spassoso e ironico “lieto fine”. L’attualizzazione del linguaggio goldoniano, e in primo luogo del suo senso comico, è il punto di forza dello spettacolo, portato in scena da un gruppo di sole attrici che, nel loro trasformismo, trattano con lo stesso sguardo disincantato tanti i personaggi maschili quanto quelli femminili. Il risultato è un omaggio alle donne molto intrigante e molto poco retorico, che lascia un retrogusto sorridente e stimolante insieme.