‘Genius loci – dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto’ scritto e diretto da Andrea Collavino con Omero Antonutti, Riccardo Maranzana e Maria Grazia Plos è l’evento con cui il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – in collaborazione con la Regione, l’Associazione dei Comuni terremotati e sindaci della Ricostruzione del Friuli e il Comune di Venzone – ricorda il quarantesimo anniversario del terremoto. Lo spettacolo, al quale prenderà parte la Corale Renato Portelli di Mariano del Friuli diretta dal maestro Fabio Pettarin, si terrà all’interno della Caserma Manlio Feruglio di Venzone il 27 e il 28 maggio.
È da poco trascorso quel 6 maggio, che da quarant’anni è scolpito indelebilmente nella storia del Friuli, nella memoria delle sue genti. L’Orcolat alle 21.01 del 6 maggio 1976 cancellò un mondo. Un mondo che stava già trasformandosi a causa del contingente sviluppo economico e industriale: il terremoto è stato un acceleratore di eventi in atto.
Ed è proprio da questa dimensione – fra storia e futuro, fra memoria e metafora – che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha tratto ispirazione per offrire un proprio contributo in occasione del quarantesimo anniversario del terremoto: un evento spettacolare che abbia valore di testimonianza, di riflessione, ma possa soprattutto rappresentare un’occasione di conoscenza di quei fatti e quei luoghi, per chi oggi – troppo giovane – non ne può avere il ricordo.
‘Genius loci – dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto’ andrà in scena in anteprima venerdì 27 e sabato 28 maggio nella Caserma Feruglio con un cast eccellente, capitanato dal grande Omero Antonutti e completato da Maria Grazia Plos e Riccardo Maranzana della Compagnia Stabile del Teatro e impreziosito dalla Corale Portelli.
A Venzone, paese simbolo della ricostruzione, e nella significativa cornice della caserma Feruglio, sede di reggimenti alpini, lo spettacolo trova la sua ambientazione più opportuna e, impreziosito anche dalle suggestioni di spazi esterni e interni che il pubblico attraverserà, donerà una serata densa di emozioni, testimonianze e pensiero.
Collavino ha sviluppato ‘Genius loci – dov’era… com’era’ intrecciando tre importanti linee basate sulla voce: innanzitutto quella musicale del canto, profondamente emozionante, eseguita dalla Corale Portelli. Non è semplicemente un accompagnamento dello spettacolo, ma un suo momento portante, capace di interagire con la narrazione e di sostenerla.
C’è poi, naturalmente, la dimensione degli attori e del narratore, che danno voce ad una storia parallela, che nell’ordine della metafora ci racconta di un terremoto avvenuto nell’antichità ai tempi della Guerra di Troia. Essa rifrange sugli eventi del Friuli angosce che gli uomini hanno conosciuto in ogni tempo. A questa dimensione lontana, lirica eppure così viva, s’intreccia la potente verità delle voci del 1976 – terza linea dello spettacolo – raccolte con grande sensibilità dallo stesso Collavino e da Renato Rinaldi: voci di persone che hanno sofferto sulla propria pelle il terremoto del Friuli, testimonianze dirette di abitanti dei paesi devastati dal sisma, interventi di sismologi dell’OGS-Istituto Nazionale di Ocenografia e Geofisica di Trieste, come Livio Sirovich e Dario Slejko, che per primi lo “misurarono” e ne localizzarono l’epicentro.
E poi le voci concitate dei radioamatori che si rincorrevano nel tentativo di portare più informazioni e aiuto possibile con i loro fondamentali ponti radio, i ricordi di Giuseppe Zamberletti che gestì l’emergenza come Commissario straordinario del Governo, ed i versi di poeti friulani come Ida Vallelugo e Leo Zanier.
Lo spettacolo avrà inizio alle 20.30. La recita di sabato 28 maggio è in parte ad invito, in parte i posti saranno messi a disposizione a ingresso gratuito previa prenotazione che dovrà essere effettuata presso l’ufficio turistico della Pro Loco di Venzone (dalle ore 10 alle 12, tel. 0432.985034), fino ad esaurimento della disponibilità.