Un’immagine, un fotogramma, persino un quadro sono giocati sempre sul filo sottile che separa luce e ombra. Ed è la capacità di camminare in equilibrio su quel filo che rende importante il ruolo del fotografo, declinato anche al cinema. Alla fotografia è dedicato il festival ‘Le giornate della luce’, a Spilimbergo da sabato 11 a domenica 19. Ospite dell’edizione 2016 sarà una grande firma italiana nel mondo, l’autore della fotografia Dante Spinotti, due volte candidato all’Oscar.
Il programma delle ‘Giornate della luce 2016’- con proiezioni dei film in concorso, incontri con registi e attori, seminari, percorsi espositivi, eventi collaterali – culminerà nell’attribuzione del premio ‘Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award’, premio per la fotografia di un film italiano dell’ultima stagione. A presiedere quest’anno la giuria sarà Pupi Avati, da quasi 50 anni tra i protagonisti assoluti del nostro cinema: il regista bolognese sarà anche uno dei docenti della masterclass dedicata agli studenti delle Scuole di cinema e il festival gli dedicherà anche una mostra retrospettiva sulla sua filmografia. I giurati hanno selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti per il miglior autore della fotografia: ‘Suburra’ di Stefano Sollima, ‘La pazza gioia’ di Paolo Virzì e ‘La corrispondenza’ di Giuseppe Tornatore.
I tre film saranno proiettati in sala al Cinema Castello durante il festival (giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18). A suggello dell’edizione, sempre domenica 19, oltre all’attesa assegnazione dei riconoscimentiil festival ospiterà anche un omaggio a Marcello Mastroianni a 20 anni dalla scomparsa. Alle 10 nella Tenuta Fernanda Cappello di Sequals sarà proiettato il documentario ‘Ritratto di uno sconosciuto’, di Roberto Meddi e Gioia Magrini, alla presenza della figlia del grande attore Barbara Mastroianni.