E’ partita il 17 agosto la 26a edizione dell’Ecole des Maîtres, il corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale promosso da Francia, Italia, Belgio e Portogallo. Il corso, diretto quest’anno dal collettivo belga Transquinquennal, si è sviluppeto in due settimane di lavoro intensivo a Udine (fino al 29 agosto) e a Bruxelles (dal 30 agosto al 12 settembre).
La scuola proseguirà fino al 24 settembre in successive tappe europee – a Roma il 15 settembre al Teatro India per Short Theatre, poi Reims, Caen e Coimbra – che saranno anche sede delle dimostrazioni pubbliche del corso.
Martedì 29 alle 19 la ‘Scuola dei maestri’ apre le porte al pubblico al Teatro S.Giorgio di Udine (ingresso libero, consigliata la prenotazione a [email protected]) per la dimostrazione pubblica degli allievi: una ventina, provenienti da tutta Europa.
L’Ecole des Maîtres è un progetto di formazione teatrale avanzata ideato da Franco Quadri nel 1990. L’obiettivo formativo è innescare una relazione fra giovani attori, formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro d’Europa, già attivi come professionisti, e rinomati registi della scena internazionale.
Il risultato è un’esperienza di lavoro fortemente finalizzata al confronto e allo scambio di competenze sui metodi e le pratiche di messinscena, partendo da testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere itinerante.
Nonostante le parole ‘maître/maestro’ e ‘dirigere’ non facciano parte del loro vocabolario abituale, l’edizione 2017 dell’Ecole des Maîtres è stata affidata al collettivo teatrale fondato a Bruxelles nel 1989 che di fatto rifiuta al suo interno ogni forma di autorità.
Transquinquennal non ha un’organizzazione gerarchica, le decisioni sui progetti della compagnia sono prese di concerto e questo modello collettivo si estende a tutta l’équipe di lavoro degli spettacoli, che nascono da un dialogo ininterrotto tra i partecipanti.
Il collettivo ha scelto perlatro il cambiamento più radicale possibile, e cioè ha deciso di programmare la sua fine. Concedendosi cinque anni per portarla a compimento, Tranquinquennal si dà la piena libertà di servirsi di questa suspense spettacolare, di questa attesa, di tutto ciò che la costituirà.
Per essere in sintonia con questa ‘eutanasia volontaria’, questi cinque anni s’ispireranno alle osservazioni di Elisabeth Kübler-Ross (1926-2004), psichiatra svizzero-americana, pioniera dell’approccio alle cure palliative e della teoria delle “cinque fasi di lutto”.
La compagnia belga ha deciso inscrivere il lavoro dell’Ecole des Maîtres nella ‘terza tappa’ del lutto: la contrattazione, concentrandosi sul valore di mercato dell’individuo e della sua esistenza. Il lavoro di creazione collettiva parte da due interrogativi: in che modo ognuno di noi è, nel contesto che lo circonda, un bene di consumo? E che valore si attribuisce agli altri ‘consumandoli’?