Le celebrazioni giubilari (la Porta santa è stata aperta lo scorso 17 marzo in duomo) incontrano il teatro a Valvasone Arzene: il festival “I teatri dell’anima”, dopo il bilancio positivo dell’esordio lo scorso anno, ha infatti scelto per la sua seconda edizione il Comune castellano nelle cui chiese saranno proposte due opere di grande spiritualità. Primo appuntamento mercoledì 13 aprile alle 21 con ingresso libero nella chiesa di Santa Margherita ad Arzene: la compagnia Teatro Simurgh proporrà “Suoni di echi sacri”, con strumenti musicali provenienti da diverse tradizioni religiose di Oriente e Occidente e il canto di frammenti di testi sacri in Sanscrito, Avestico, Aramaico e Latino. Chiuso il portone della chiesa, affinché l’eco possa risuonare in ogni angolo del tempio, gli spettatori potranno essere immersi in un’atmosfera unica e invitati all’ascolto di un canto scaturito dalla presenza nel silenzio. Una serata in collaborazione con la Parrocchia di San Michele di Arzene e con il patrocinio del Comune di Valvasone Arzene e della Pro Valvasone e del Circolo culturale Erasmo da Valvason. “I teatri dell’anima” è una rassegna nata con il sostegno dell’Assessorato regionale al turismo del Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Pordenone su progetto di Etabeta Teatro e della Scuola Sperimentale dell’Attore in collaborazione con il Coordinamento Operatori Teatrali Pordenone. Un progetto culturale elaborato da Andrea Chiappori di Etabeta teatro e Ferruccio Merisi della Scuola Sperimentale dell’Attore.
“Uno spettacolo – ha dichiarato Chiappori direttore artistico del festival – che avvicina il Sacro al Quotidiano e viceversa. Una proposta culturale che testimonia un bisogno di meditazione e di fede il quale può essere laico o religioso, ma è sempre più necessario, per unire, nella differenza e nel rispetto, un mondo che pigri e violenti vorrebbero dividere. Il nostro è un festival piccolo ma destinato a crescere, dato che è un festival giovane, nato per incontrarci fuori dai numeri e dentro lo spirito dei valori e dei diritti. Sentire risuonare il teatro nelle chiese vuol dire andare alla ricerca della sua popolarità ma anche del suo rigore, della sua ritualità come della sua sincerità. Essere a Valvasone Arzene, che è un luogo ricco di storia, aumenta il valore dei messaggi che vogliamo trasmettere”.
Venerdì 22 aprile alle 21, sempre a ingresso libero, nel duomo del Santissimo Corpo di Cristo a Valvasone in collaborazione con l’omonima Parrocchia si proseguirà con l’opera “Per obbedienza dell’incanto di frate Giuseppe” (con Fabrizio Pugliese per la regia dello stesso attore e di Fabrizio Saccomanno). Un testo sulla vita e opere di San Giuseppe da Copertino, il frate italiano del 1600 che andando in estasi volava e che ora è venerato come protettore degli studenti.