Opere teatrali ispirate al sacro e alla spiritualità nelle chiese del Friuli occidentale della Diocesi di Concordia-Pordenone: con altri quattro spettacoli gratuiti durante il periodo natalizio fino al 4 gennaio prosegue l’edizione 2018-2019 de “I Teatri dell’anima”, festival nato per riflettere sul mondo che è stato, che sta cambiando e che sarà, analizzando etica, storia e religione. Il tutto grazie all’organizzazione di EtaBeta Teatro in collaborazione con I Teatri Del Sacro, Scuola Sperimentale dell’Attore, Museo Diocesano d’Arte Sacra, Associazione Teatrale Friulana, Uilt FVG e con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Comune di Pordenone nonché la collaborazione delle varie Parrocchie e Comuni toccati dal festival.
Il 27 dicembre alle 20.45 nella sala dell’ex asilo di Lestans, “Une di une gnot”, produzione dall’Associazione Teatrale in una serata speciale dedicata alla marilenghe; il 30 dicembre di nuovo nel Duomo di Valvasone alle 17 “Leila della tempesta” (Casavuota): il 3 gennaio nella Abbazia di Sesto al Reghena alle 20.45 “Un cristiano” (Casavuota – Alessandro Berti). Infine il 4 gennaio al Museo diocesano Arte Sacra Pordenone per la prima volta apre le sue sale al teatro: alle 20.45 “Per grazia ricevuta” di Teatri35 – Napoli dedicato al Caravaggio.
Dopo ogni spettacolo previsti attimi di confronto tra gli attori e gli spettatori.
Inoltre due interessanti incontri a corollario del programma. Il 30 dicembre al caffè Municipio a Pordenone alle 11.30 “Clown in chiesa, un nuovo linguaggio per la fede”: incontro con Gisela Matthiae, pastore clown proveniente da Gelnhausen (Germania). Il 4 gennaio alle 18 nell’Auditorium del Museo Diocesano di Arte Sacra a Pordenone incontro con Francesco Giraldo, Teatri del Sacro – ACEC, sul tema “La Sala del Futuro: presidi sociali e culturali – rigenerare gli spazi per rigenerare le relazioni”, ovvero il recupero delle vecchie sale di comunità dove si svolgevano nelle parrocchie proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.
I primi spettacoli del festival sono andati molto bene. “Siamo davvero soddisfatti per questo avvio del festival – ha dichiarato il direttore artistico Andrea Chiappori -: tra l’appuntamento numero zero, a settembre nelle grotte di Pradis con il Magnificat di Alda Merini, fino ai due appuntamenti della scorsa settimana a Pordenone, con l’intenso Questo è il mio nome e il poetico Sulle corde del viaggio, abbiamo avuto una grande risposta di pubblico. E anche gli spettacoli inaugurali della parte invernale del festival, a Provesano con Prego e a Valvasone con Il desiderio segreto dei fossili, hanno avuto spettatori davvero interessati. Questo ci conferma che il format scelto per I Teatri dell’Anima, con temi ispirati a spirito, fedi e interreligiosità in luoghi come chiese e siti naturali che sono appunto “scrigni di spiritualità”, funziona molto bene. Il tutto ci sprona per i prossimi appuntamenti”.