La Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, in collaborazione con il teatro Mariinskij di San Pietroburgo, ha presentato il 28 maggio la prima assoluta di due balletti del repertorio classico, “Apollon” e “Salomè”. I balletti sono stati arricchiti dall’esecuzione musicale dell’Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste guidata da Aleksej Repnikov direttore d’orchestra del Balletto Mariinskij di San Pietroburgo dal 2007.
Il dittico di danza, proposto dalla Fondazione lirica triestina, e’ dedicato a Igor Stravinskij: ‘Apollo‘ nasce come omaggio all’autore, mentre ‘Salome” si ispira a ‘La tragedie de Salome‘, opera del compositore Florent Schmitt.
‘Apollo‘, balletto neoclassico in cui si sono espressi i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, su musica di Igor Stravinsky, viene proposto nella versione coreografica curata da Georges Balanchine: celebra le profonde capacità del coreografo russo durante il 30° anniversario della sua morte.
Il Verdi ha presentato un ‘Apollo‘ accattivante che danza flessuosamente tra i pochi elementi di una scenografia semplice, ma efficace, che celebra in modo sintetico gli assi portanti del balletto: una grande scala, con ambientazione a Delo, isola dell’Egeo, su uno sfondo puro retro illuminato a led, rappresenta il Monte Parnasso. Apollo musagete, figlio di Zeus, guida delle muse, si libera delle fasce che lo avvolgono e prende in dono un liuto offertogli da due dee, simbolo della sua futura grandezza musicale. Apollo suona e danza e istruisce le tre muse Calliope, Polimnia e Tersicore, ciascuna nell’arte che rappresenta e diviene il loro maestro. A Calliope, dea della poesia, dona una tavoletta, a Polimnia, dea della mimica, una maschera, e a Tersicore, dea del canto e della danza, una lira. Le tre dee vengono condotte da Apollo sulla cima del Monte Parnasso.
La seconda parte del dittico è il balletto ‘Salomè‘ in un atto con le coreografie originali ed inedite del coreografo russo Emil Faski, nella realizzazione scenografica di Pier Paolo Bisleri, che ha curato anche i costumi con l’assistente Chiara Barichello e le luci di Claudio Schmid.
La tecnica magistrale, la leggiadria, l’eleganza dei ballerini della compagnia di balletto russo, un continuo virtuosismo del movimento, espresso nei ruoli solisti, si legge in Salomè. Quasi contrapposto ad ‘Apollo‘, ‘Salomè‘ propone una scenografia ricca di dettagli e contorni; i costumi sono brillanti e ricchi di dettagli e preziosità. In particolare la protagonista, ‘Salomè‘, una delle leggende femminili più emblematiche, femme fatale impulsiva e seducente, fiera e gentile, incarna tutta la maestria del balletto russo, nei movimenti precisi, morbidi e fluenti.
Veronica Balutto
29 maggio 2013