“èun’esperienza molto intensa calarsi nei panni di don Lorenzo Milani per il suo spessore e il suo coraggio”. A parlare così è Alex Cendron, protagonista, mercoledì 3 aprile al teatro Nuovo Giovanni da Udine, di “Vangelo secondo Lorenzo” spettacolo incentrato proprio sulla vita del sacerdote e sull’esperienza di Barbiana.
Cendron, 41 anni, diplomato alla Nico Pepe di Udine, ha all’attivo una carriera che si sviluppa in teatro e in televisione (lo ricordiamo nella fiction “Rocco Schiavone” e lo vedremo a breve diretto da Matteo Oleotto), ma fa anche parte del corpo insegnante dell’Accademia udinese.
Qual è la vera forza trasmessa dal suo don Milani?
“Quella degli ideali. Fu un rivoluzionario in molti sensi, cercando di cambiare la società rifacendosi al Vangelo e osando sfidare un’istituzione come era la Chiesa degli Anni’50. Non solo: fu sempre consapevole del potere dei media e lo seppe sfruttare bene anche per raccontare la sua personale Via Crucis”.
Veniamo all’allestimento. Don Milani è ricordato come prete “scomodo” ma come grande pedagogo.
“Infatti in scena recitano con me anche 7 bambini. L’autore e regista Leo Muscato ha scelto una forma molto popolare per far passare il messaggio rappresentato dalla vita del prelato. Questo non vuol dire che sia banalizzata, ma che riesce ad arrivare a un pubblico ampio, che comprende anche i più piccoli”.
Riguardo la sua carriera, quali sono
i suoi prossimi impegni?
“Sempre a teatro. Lavorerò ad ‘After play’, spettacolo ispirato ai personaggi di Checov e sarò ne ‘La locandiera’ a fianco di Amanda Sandrelli”.