Appuntamento conclusivo del Festival I Teatri dell’Anima. Il 4 gennaio il Museo diocesano Arte Sacra Pordenone apre per la prima volta le sue porte al teatro: alle 20.45 “Per grazia ricevuta” di Teatri35 – Napoli dedicato a 15 opere del Caravaggio messe in scena con grande intensità. Spettacolo con ingresso gratuito anche se è consigliata la prenotazione visto che i posti sono limitati( tel. 333.6785485 – [email protected]).
Inoltre sempre il 4 gennaio 2019 alle 18 nell’Auditorium del Museo Diocesano di Arte Sacra a Pordenone incontro con Francesco Giraldo, Teatri del Sacro – ACEC, sul tema “La Sala del Futuro: presidi sociali e culturali – rigenerare gli spazi per rigenerare le relazioni”, ovvero il recupero delle vecchie sale di comunità dove si svolgevano nelle parrocchie proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.
Prosegue così l’edizione 2018-2019 de “I Teatri dell’anima”, festival nato per riflettere sul mondo che è stato, che sta cambiando e che sarà, analizzando etica, storia e religione.
Il tutto grazie all’organizzazione di EtaBeta Teatro in collaborazione con I Teatri Del Sacro, Scuola Sperimentale dell’Attore, Museo Diocesano d’Arte Sacra, Associazione Teatrale Friulana, Uilt FVG e con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Comune di Pordenone nonché la collaborazione delle varie Parrocchie e Comuni toccati dal festival.
Straordinario lo spettacolo finale. Il 4 gennaio il Museo Diocesano Arte Sacra Pordenone apre per la prima volta le sue porte al teatro: alle 20.45 “Per grazia ricevuta” di Teatri35 – Napoli dedicato a 15 opere del Caravaggio messe in scena con grande intensità. Spettacolo con ingresso gratuito anche se è consigliata la prenotazione visto che i posti sono limitati( tel. 333.6785485 – [email protected]).
Inoltre sempre il 4 gennaio 2019 alle 18 nell’Auditorium del Museo Diocesano di Arte Sacra a Pordenone incontro con Francesco Giraldo, Teatri del Sacro – ACEC, sul tema “La Sala del Futuro: presidi sociali e culturali – rigenerare gli spazi per rigenerare le relazioni”, ovvero il recupero delle vecchie sale di comunità dove si svolgevano nelle parrocchie proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.
La performance sui Tableaux Vivants “Per Grazia Ricevuta” affonda le radici in un’esperienza laboratoriale di svariati anni che pone al centro il corpo dell’attore.
Arrivare alla costruzione del quadro non è il fine; ciò che viene ricercata è una modalità di lavoro in cui il corpo è semplice strumento, un mezzo alla pari di una stoffa o di un cesto. Il singolo attore in scena compie azioni sonore, azioni inserite in una partitura musicale in cui ogni gesto è in funzione di una meccanica, di un ingranaggio in cui ciò che viene eseguito è strettamente necessario.
Con Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella
I primi spettacoli del festival sono andati molto bene. “Siamo davvero soddisfatti per questo avvio del festival – ha dichiarato il direttore artistico Andrea Chiappori -: tra l’appuntamento numero zero, a settembre nelle grotte di Pradis con il Magnificat di Alda Merini, fino ai due appuntamenti della scorsa settimana a Pordenone, con l’intenso Questo è il mio nome e il poetico Sulle corde del viaggio, abbiamo avuto una grande risposta di pubblico. E anche gli spettacoli inaugurali della parte invernale del festival, a Provesano con Prego e a Valvasone con Il desiderio segreto dei fossili, hanno avuto spettatori davvero interessati. Questo ci conferma che il format scelto per I Teatri dell’Anima, con temi ispirati a spirito, fedi e interreligiosità in luoghi come chiese e siti naturali che sono appunto “scrigni di spiritualità”, funziona molto bene. Il tutto ci sprona per i prossimi appuntamenti”.