Agli attori, specie a quelli giovani, non servono sussidi in forma di ‘elemosina’, ma spazi dove confrontarsi con il pubblico. E’ partendo da questo concetto, dato per scontato nei tempi ormai lontani prima della pandemia, che la Civica accademia d’arte drammatica ‘Nico Pepe’ di Udine ha rinnovato il suo tradizionale appuntamento estivo (o di ‘fine corso’) che dà spazio alle ‘nuove leve’ del palco: il Premio nazionale ‘Giovani realtà del teatro’.
Il concorso è stato incluso quest’anno nell’edizione 2021 di SAFest – Summer Academy Festival, il festival internazionale che vuole rappresentare, nelle parole del direttore della ‘Nico Pepe‘, Claudio de Maglio, “un segnale concreto di affiancamento ai progetti di giovani attori e attrici e compagnie con una modalità che prevede il premio come sostegno a un progetto di spettacolo e la possibilità di presentarsi di fronte al pubblico”. Partito il 30 giugno, il Premio prosegue da martedì 13 con appuntamenti quasi giornalieri, anche doppi, fino al 23 luglio: spettacoli (e non ‘progetti‘, come in passato) come Peregrinationes del collettivo Museco, Incazzato nero ma non troppo di e con Pietro Cerchiello (dedicato a Ercole e Caco!) con il musicista Liubomyr Bogoslavets, Aquile Randagie – credere disobbedire resistere di e con un diplomato ‘di lusso ‘dell’Accademia, Alex Cendron. E poi: Do ut des della Compagnia Atlante; Racconti dall’altro mondo; Calimera piccola e nera, aspirante cantante; Eroicamente scivolato; Mademoiselle Leopardi; Dandy Alighieri e il conclusivo Opera Popz della Compagnia Iagulli Raimondi, che durante il lockdown girava i cortili di Milano cantando arie d’opera ‘a richiesta‘… La dimensione internazionale di SAFest è assicurata dallo spettacolo Dance! The Nelken Line by Pina Bausch con la partecipazione di Julie Stanzak del Tanztheater, il 24 e 25 luglio, e dalla drammaturgia originale The Diabolik Comedy – La commedia diabolica, che chiude la rassegna il 26 luglio.
“Il premio ha cambiato natura – spiega la vicepresidente dell’Accademia, Diana Barillari – I partecipanti sono tutti diplomati da noi e molti spettacoli sono già stati premiati in altri concorsi. Attori e registi sono felicissimi di rientrare ‘a casa’ e di poter lavorare, perché il sussidio fine a se stesso non serve, è una forma di carità: bisogna mettere i giovani attori nelle condizioni di lavorare e pagare il lavoro, usare le risorse disponibili per sostenerli dopo un periodo difficilissimo e premiare la progettualità”. E soprattutto, permettere il confronto indispensabile con il pubblico: “Chi guarda lo spettacolo deve avere la possibilità di scegliere, chi lo realizza deve avere l’opportunità di sperimentare strade nuove e avere fiducia che il ‘nuovo’ possa cambiare le cose”. Da decenni, ormai, la ‘Nico Pepe’ è un punto di riferimento nazionale: da qui sono partiti attori e si sono formate compagnie che ormai hanno una carriera rodata e ‘una marcia in più’: lo dimostra il fatto che tre gruppi selezionati per la novità Mittelyoung siano usciti proprio dall’Accademia.
“Il Premio – aggiunge Diana Barillari – è un modo per capire se qui c‘è il futuro del teatro italiano, anche se magari ancora imperfetto. Lo spettacolo esiste solo se è ‘dal vivo’ perché si può esprimere soltanto dal confronto. La cultura ha bisogno di critica e dialettica, anche dei ‘non mi piace’ se servono. I giovani attori credono molto nelle loro proposte ed è giusto così: il pubblico va incuriosito con le tue scelte, non assecondato. Bisogna tirare fuori L’Ulisse che è in noi, la ricerca di qualcosa di diverso, la voglia di stupire, coinvolgere e lasciarsi coinvolgere. Ovviamente per avere questo servono tecnica e qualità e tecnica, ma per quello ci sono i docenti della scuola, che hanno lavorato tantissimo anche durante i lunghi lockdown”.
Il teatro ha futuro se ci sono novità
L’Accademia Nico Pepe organizza a Udine il consueto premio per ‘Giovani realtà’ nazionali. Da martedì 13 appuntamenti quasi giornalieri, anche doppi, fino al 23 luglio
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