Data di chiusura imperdibile per ‘Folkest’: sabato 23 alle 21.30 a Capodistria in piazza Carpaccio saliranno sul palco James Senese e Napoli Centrale, che presenteranno al pubblico il nuovo disco ‘O’Sanghe’. Con James Senese, voce e sassofono, saranno sul palco Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi de Rienzo al basso, Fredy Melfy alla batteria e l’ospite speciale Franco Del Prete, voce e batteria, membro fondatore della band.
In quasi cinquant’ anni di musica, James Senese ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz, il grande cantautorato. Una vera e propria leggenda vivente che offrì uno dei primi ingaggi all’indimenticabile Pino Daniele. ‘O’Sanghe’ è il ritorno alla sua band storica, i Napoli Centrale, oltre che un nuovo orizzonte su cui si volge lo sguardo del sassofonista partenopeo, mai fermo due volte nello stesso posto.
All’interno del nuovo albumci sono tutti i riferimenti artistici che hanno fatto grande la sua musica, con una rinnovata carica espressiva: funk, blues, venature jazz, tanto Mediterraneo e tanta Napoli nelle melodie, nelle storie raccontate; vita, lavoro, lotte quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede.
Nato in un quartiere di Milano, ma napoletano di adozione, figlio di un soldato afroamericano di nome James Smith e di una mamma partenopea, Anna Senese. Gaetano Senese in arte James inizia giovanissimo la sua carriera di sassofonista, accogliendo le nuove proposte provenienti dall’America. Nel 1966, insieme all’amico Franco Del Prete forma The Showmen, gruppo dall’impronta marcatamente rhythm & blues.
Dopo la breve parentesi Showmen 2, l’amore per John Coltrane, Miles Davis e i Weather Report e la svolta funky lo portano a fondare i Napoli Centrale (Il nome è la denominazione della stazione ferroviaria del capoluogo campano) con Del Prete, Mark Harris al Piano Fender e Tony Walmsley al basso. Il primo album, una fusione di jazz, rock e progressive, miscelato alla perfezione con la musica popolare napoletana, è uno dei capolavori del decennio e comprende una delle sue canzoni più importanti, ’Campagna’.
Nel 1976 esce ‘Mattanza’, nel 1978 ‘Qualcosa ca nù mmore’, con un giovanissimo Pino Daniele al basso e nel 1979 Senese scioglie per la prima volta il gruppo per collaborare con il cantautore prima (suo il sax di ‘Nero a metà’ e ‘Vai mò’) e per iniziare una carriera solista poi, fatta di fusione tra America, Africa e Mediterraneo.
Dopo lo storico incontro tra musicisti napoletani e il meglio della black music Usa in ‘Harlem meets Napoli’, Senese alterna collaborazioni di lusso (Lester Bowie), reunion della vecchia band (‘Jesceallah’, ‘Ngazzate nire’, ‘Zitte! Sta vennene o mammone’) e album a suo nome. Il nuovo millennio lo vede collaborare di nuovo con Pino Daniele, partecipare al Festival di Sanremo e riformare la sua indimenticata super band.