Tecnicamente fa parte del festival jazz griffato Euritmica, ma si svolge sabato 6 a Palmanova in piazza Grande la prima delle quattro date italiane del nuovo tour dei King Crimson, la leggendaria band di Robert Fripp che celebra i 50 anni dalla fondazione – e da quell’album-capolavoro, icona del progressive, che è In the court of the Crimson King. Una data impe rdibile, perché l’attuale formazione dei KC – una delle band che hanno fatto la storia, cambiando pelle e generi più e più volte – è quanto di più vicino a un ‘sogno bagnato’ per ogni appassionato. Anche chi magari è rimasto deluso dalle due-tre esibizioni in regione, in solo (o con la sua cerebrale League of Crafty Guitarists), di Mr Simpatia, ehm, Fripp. O magari ha considerato (a torto) il doppio trio Crimson ProjeKCt una specie di tribute band dell’originale.
Con tre batterie (!) in prima fila, quelle super di Gavin Harrison, Pat Mastellotto e Jeremy Stacey, il fan-diventato-frontman Jakko Jakszyk a chitarra e voce, l’onnipresente Tony Levin al basso Chapman Stick e – udite udite – l’originale Mel Collins di nuovo ai fiati, 50 anni dopo, questi King Crimson sono una delle line-up più entusiasmanti di sempre. Come la scaletta, che cambia ogni sera e però non rinuncia ad accontentare anche il palato più esigente con Larks’ tongues in aspic, Lizard, Starless, Indiscipline e addirittura Epitaph e 21st Century schizoid man. Perderlo sarebbe un delitto!