Ci sono diversi modi per portare avanti il nome e l’eredità di chi ha fatto grande la propria terra. Uno è quello scelto dalla Regione Fvg, che da alcuni anni ha deciso di sostenere economicamente le produzioni di spettacoli e gli eventi culturali legati a un ‘tema’ – non sempre locale – che determina una sorta di inflazione di avvenimenti in pochi mesi. L’altro, più difficile, ma duraturo, è far conoscere in forma magari non accademica, ma quasi ‘pop’, l’opera di uomini e donne di lettere, arte, musica, teatro…
E nel corso degli anni, già in tempi non sospetti, sono stati molti a impiegare il nome, l’opera e la ‘fama’ di personaggi importanti nati e/o vissuti in questa regione per produzioni che non hanno dovuto aspettare l’anniversario ‘mirato’ e imposto. Anche perché le scelte dall’alto rischiano sempre di dimenticare qualcuno e scontentare qualcun altro. E anche in questo 2022 pieno di anniversari in Friuli, i nomi ‘sfuggiti’ agli addetti ai lavori sono tanti.
A partire da Tina Modotti, la fotografa, attrice e pasionaria partita da Borgo Pracchiuso, scomparsa 80 anni fa, il 6 gennaio 1942, e rimasta per ora nell’oblio, mostre e pubblicazioni a parte. A intuire le potenzialità di un personaggio internazionale ci ha pensato non un accademico, ma un musicista: il jazzista friulano di fama europea Francesco Bearzatti, che una decina di anni fa ha prima dedicato un album alla Modotti e poi denominato Tinissima il suo quartetto stabile. Già nel 1986 un altro musicista, il compositore udinese Andrea Centazzo, le aveva dedicato un’opera lirica, presentata anche negli Usa, di nuovo disponibile nell’album Highlights from the opera Tina. L’attenzione di Centazzo per il Friuli, anche da lontano (vive a Los Angeles), si era già concretizzata in due produzioni in ricordo di Pasolini, The shadow and the silence per celebrare il decennale della scomparsa e Rain on the borders per il ventennale. E visto che abbiamo citato il poeta di Casarsa, in attesa della messe di produzioni da qui alla fine dell’anno, ricordiamo come l’opera finora più incisiva è l’Intervista a Pasolini uscita la prima volta 20 anni fa, una graphic novel del fumettista (e anche musicista) pordenonese Davide Toffolo.
Un altro nome finito per ora nel dimenticatoio è Ermes di Colloredo, il poeta-militare scomparso 400 anni fa, il 28 marzo 1622: uno dei padri della letteratura in marilenghe, la cui produzione è stata messa in musica ben 25 anni fa dal cantautore Lino Straulino (nell’album Lino cjante Ermes, dove si cita una storica siccità da fare invidia a quella del 2022!). Poco è stato fatto anche per i 30 anni dalla scomparsa del poeta-sacerdote David Maria Turoldo, tranne uno spettacolo teatrale di Anà-Thema Teatro, ma va detto che molte produzioni erano state realizzate per il centenario della nascita, come il fortunato spettacolo Turoldo vivo voluto da Giuseppe Tirelli della Scuola di musica diocesana di Mortegliano. Ancora nel dimenticatoio, per ora, il musicista Luigi Garzoni, gli scrittori Tino Maniacco ed Elio Bartolini, il musicologo don Gilberto Pressacco e persino Caterina Percoto, nata 110 anni fa, ricordata solo con un premio letterario nel suo paese natale, Manzano. Così come l’attrice Adelaide Ristori, per il cui centenario era stata annunciata una serie di eventi a Cividale. Non c’è nulla da fare: la cultura e la creatività non si impongono. Altrimenti non sarebbero nati – anniversari o meno – il film sull’eretico Menocchio di Alberto Fasulo, lo spettacolo I mosaicisti del Teatro Incerto ispirato a don Pressacco, quello della Compagnia Arti e mestieri di Pordenone su Ippolito Nievo e del Teatro della sete su Carlo Sgorlon. Poi c’è la musica, la più attiva nell’omaggiare ‘trasversalmente’ le grandi voci del Friuli: l’album di Elsa Martin sul poeta Pierluigi Capello, quello degli FLK su Federico Tavan, quello ‘collettivo’ per Giorgio Ferigo sono la punta dell’iceberg di una tendenza nata con un album-omaggio all’artista Luciano Ceschia, cui un collettivo di musicisti sotto il nome di Nascita della sfera dedicò già 45 anni fa un vinile rock a lungo ricercato dai collezionisti.