‘Piccolo Corpo’ (Italia, Francia, Slovenia, 2021, 89’), lungometraggio d’esordio della film-maker triestina Laura Samani, interpretato da Celeste Cescutti e Ondina Quadri, sarà proiettato in anteprima al cinema Ariston lunedì 8 febbraio alle ore 20.30, alla presenza della regista e del produttore Alberto Fasulo (Nefertiti Film). L’incontro sarà moderato da Beatrice Fiorentino (SNCCI – Delegato Generale SIC Venezia).
Presentato con successo alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes e al Trieste Film Festival, “Piccolo Corpo” sarà distribuito nelle sale italiane dal 10 febbraio e in programmazione a Trieste all’Ariston da venerdì 11 febbraio.
In una piccola isola del nord est italiano, in un inverno agli inizi del ‘900, la giovane Agata perde sua figlia alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è condannata al Limbo, senza nome e senza pace. Agata sente parlare di un luogo in montagna, dove i neonati vengono riportati in vita per un solo respiro, per battezzarli e salvare la loro anima. Intraprende il viaggio con il corpicino di sua figlia nascosto in una scatola e incontra Lince, un ragazzo solitario che si offre di aiutarla: inizia così un’avventura in cui il coraggio e l’amicizia permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra impossibile.
Laura Samani è nata nel 1989 a Trieste. Dopo la laurea in Filosofia e Letteratura presso l’Università degli Studi di Pisa, ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia (Roma), corso di regia. Il suo cortometraggio di diploma, “La Santa che dorme”, è stato presentato in anteprima a Cannes Cinéfondation nel 2016. Da allora, ha ottenuto consensi e premi in diversi festival internazionali. Nel 2018 ha lavorato per l’Associazione Maremetraggio, conducendo il videolaboratorio partecipativo “Città Visibile”, finanziato da Siae Bando Sillumina ‐ Periferie Urbane di Valmaura, Trieste. È il primo laboratorio di questo tipo mai condotto a Trieste, ha coinvolto adolescenti che vivono nella marginalità sociale con l’obiettivo di
realizzare un documentario auto‐narrativo. “Piccolo corpo”, una favola cruda, è il suo primo lungometraggio girato in Friuli Venezia Giulia e Veneto.