Sarebbe facile alimentare il sentimentalismo natalizio e scrivere la solita storia dell’ascesa e caduta dalle stelle, del passaggio dai sogni del piccolo schermo al ritorno in provincia. Non sarebbe però corretto, perché Dennis Fantina – per tutti, il vincitore della prima edizione di Amici, quando si chiamava Saranno famosi – non è mai uscito da quel mondo dello spettacolo sempre frequentato, a tutti i livelli. Oggi continua ad autoprodursi i suoi brani e a partecipare a spettacoli come il musical Sweet dream, fresco di debutto nella sua Trieste.
“Io in realtà non sono mai andato via dalla provincia – puntualizza – perché ho sempre vissuto a Trieste e continuato a rapportarmi con persone e amici della città. Il lavoro c’è sempre, anche se non sono più così presente nella Tv nazionale come un tempo. Le cose sono andate così, ma non posso dire che siano andate male: prima Amici, poi il contratto con la Sugar di Caterina Caselli, due album con Radio Italia-Solo musica italiana e un programma durato anni, un disco d’oro, il musical Grease, ecc… Certo, le cose sono cambiate, ma è normale: non c’è tristezza. E’ come nel surf: non puoi restare sempre sulla cresta dell’onda. Uscire in mare è facile, se sei fortunato prendi l’onda, ma arrivare a riva sano e salvo non è facile”.
Nell’ultimo periodo si sono letti titoli da rotocalco del tipo: “sono disoccupato”, oppure “sono arrabbiato con Maria De Filippi”. Qual è la verità?
“Periodicamente escono certi titoli e non so il perché. La conseguenza è che c’è gente che mi dà contro in modo allucinante… Mi dispiace che nessuno parli del fatto che io continuo a vivere di musica, producendo e sudando per questo. Non mi hanno chiamato ad Amici Big, è vero, e mi è dispiaciuto, ma probabilmente perché il programma all’inizio aveva un altro nome, Saranno famosi. L’altra frase è stata estrapolata dal contesto di All together now, dove, partecipando, mi sono presentato così: ‘ho due figli, faccio musica e al momento sono disoccupato’… Non capisco cosa ci sia di male”.
I momenti belli in carriera superano o no le inevitabili crisi?
“Dopo la tv, ho continuato a fare musica, ho scritto dei cortometraggi, di cui ero anche attore, scritto e prodotto un film assieme a Video 900 di Ronnie Roselli, lavorando al massimo e senza vergognarmi di autoprodurre, perché vivere di musica, in Italia, resta complicato. Ho girato un sacco di videoclip (sempre con Video 900), compreso il pezzo di Natale appena uscito Merry Christmas to you, arrangiato da Fabio Valdemarin”.
Domanda inevitabile: rimpianti?
“Credo di no: se dovessi tornare indietro farei e avrei le stesse cose. Ho provato anche Sanremo e un pezzo ‘scartato’ è diventato disco d’oro e ha avuto più passaggi radio di quelli scelti per il festival. Credo di non aver fatto niente di sbagliato, quindi non posso avere rimpianti. Non ho mai rinnegato Amici: quando ti può capitare di stare 9 mesi in un programma tv, imparando a suonare, recitare, parlare e cantare in modo migliore? Lo rifarei cento volte”.
Ma i talent hanno ancora senso?
“Lo spettacolo si è evoluto in base al pubblico che segue il programma, sempre più giovane. Chi lo guardava 20 anni fa, probabilmente non lo fa più… L’esperienza mi ha reso più forte, perché canto ancora il pop dell’epoca mia, una musica che oggi forse ha poco mercato: continuerò a farlo, perché è la mia vita e i sogni non sono cambiati. Non a caso ho partecipato a questo musical sugli anni ’80, Sweet Dream. Ecco: il mio sogno è portare in giro questo spettacolo, coi miei amici”..