Le “vecchiette” colpiscono ancora. Massimo Somaglino, Claudio de Maglio e Claudio Mezzelani vestiranno ancora una volta i panni di Augusta, Amalia e Angiolina, personaggi nati dalla penna di Mino Bellei che prendono vita in La vita non è un film di Doris Day. Lo spettacolo, prodotto da Vettori Ultramondo, prosegue la sua tournee nel circuito ERT con tre date nei prossimi giorni: martedì 10 dicembre al Teatro Modena di Palmanova, mercoledì 11 dicembre all’Auditorium Alla Fratta di San Daniele del Friuli e venerdì 13 dicembre all’Auditorium Comunale di Zoppola. Tutte le repliche andranno in scena alle 20.45.
Per i tre attori-registi friulani non si tratta del primo approccio a questo testo di Belli. Lo spettacolo, infatti, ebbe una prima messinscena negli anni Novanta. A distanza di due decenni Somaglino, de Maglio e Mezzelani hanno deciso di proporre nuovamente questa pièce delicata, poetica nella sua comicità e dolceamara nel modo in cui dipinge la solitudine della vecchiaia.
Dei tre personaggi Angiolina è quella meno brillante; Amalia è l’attrice di successo e di fascino, ma ormai sull’orlo della nevrosi e del tracollo economico; mentre Augusta è dispotica, saccente, intransigente con gli altri e con se stessa, ricca sfondata e brutta da far paura, ma intelligente e di proverbiale tracotanza negli scontri con le amiche. Le “ragazze” hanno fatto insieme l’asilo, le elementari, le medie, le superiori e l’università. Vedove, madri di figli che non le vogliono vedere e che non telefonano, invise (o abbandonate) da parenti e conoscenti, si vedono sì e no due volte l’anno, ma da dodici passano Natale e Santo Stefano nella casetta di campagna di Amalia. Ed ecco che nell’ultimo Natale si osano dire cose che per decenni non sono state dette …