E’ un’edizione ridotta ai minimi termini, ma forse portata alla sua massima capacità di fascinazione, quella 2015 dello storico festival ‘Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone’. Un’unica serata di spettacolo, sabato 18 dal tramonto al buio, dalle 18 a mezzanotte, a Tribil Superiore (Stregna) per la rassegna promossa dal Cta Gorizia, diretta da Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, realizzata grazie al contributo della Comunità Montana e alla collaborazione dei Comuni delle Valli del Natisone.
“Il trend costante di riduzione dei contributi spiega lo stesso direttore artistico ha determinato la drastica riduzione del programma. Proprio per questo si è voluto dare un segnale forte di rottura, costruendo un’edizione innovativa e ‘speciale’, realizzata in un solo giorno e per un solo borgo. Una formula che vorrebbe essere un’anticipazione di un nuovo format del festival, da estendere in prospettiva agli altri Comuni delle Valli del Natisone”.
Per il futuro, dunque, si pensa a spettacoli e anche a installazioni scenografiche interattive disposte in vari luoghi che potranno essere ‘giocate’ dal pubblico fra uno spettacolo e l’altro, con un’ambientazione che permetta di ‘svelare’ il borgo, i suoi scorci e i suoi angoli nascosti. “Il tutto – conclude Piaggio – accompagnato dall’ospitalità e dalla generosità dei valligiani, che sono l’inestimabile ‘valore aggiunto’ di questo festival”.
Tre le proposte spettacolari che si alterneranno in questa particolare maratona: innanzitutto ‘L’usignolo e l’imperatore’, una produzione Cta dalla fiaba di Hans Christian Andersen, storia di un usignolo che salva dalla morte l’imperatore del Giappone grazie al suo canto meraviglioso. Interpretata da Elena De Tulio su progetto di Antonella Caruzzi, la pièce andrà in scena alle 18 e alle 20.20.
Stesso orario di partenza (e repliche alle 18.40, 19.40, 20.20 e 21) per il ciclo di rappresentazioni di ‘Una tazza di mare in tempesta’, l’estrosa e originalissima produzione dell’artista milanese Daniele Abbiati, ambientata in una scatola di quattro metri per tre, per raccontare in 15 minuti a 15 spettatori alla volta il Moby Dick di Melville servendosi di pochi oggetti.
Terza sorpresa nel magico cilindro del festival, la suggestiva performance di Alberto De Bastiani e Paolo Rech, due maestri del teatro di figura del nostro tempo, impegnati in ‘Circo tre dita’, la minuscola miniatura di un circo vero e proprio, il più piccolo del mondo. Mentre un vecchio organetto di Barberia coinvolge il pubblico, ecco materializzarsi gli acrobati, i domatori, i clown, con tre dita della mano.
A completare la rassegna, le installazioni scenografiche e i giochi interattivi curati da Maria de Fornasari e Suomi Vinzi, disseminati attraverso l’intera Tribil Superiore. Gran finale, in tutto il borgo, con la passeggiata ‘Sotto un’altra luce’, curata da Stefano Podrecca.