Esce domani, giovedì 14 maggio, l’ultima fatica, in questo caso letteraria, di Morgan, al secolo Marco Castoldi, dal titolo emblematico ‘Essere Morgan. La casa gialla‘ (ed. La Nave di Teseo). Nel libro, come suggerisce il titolo, l’artista si racconta, lasciandosi andare a ricordi a lui cari, incorniciati nella sua amata casa gialla, quella da cui è stato sfrattato, causando grande sofferenza sia sul piano umano, sia su quello artistico.
E’ proprio raccontando della sua ‘vecchia’ abitazione che, in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera, il cantante ringrazia il senatore friulano della Lega, Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama, per averlo sostenuto durante la battaglia per poter riavere la sua casa, appoggiando la proposta di tutela artistica lanciata da Vittorio Sgarbi.
“Quella di Morgan è davvero una casa museo – aveva commentato Pittoni –. Sto seguendo le vicissitudini dell’artista e su questo devo dire che concordo al cento per cento con Vittorio Sgarbi. Giusto pensare a iniziative per salvaguardarla. Anch’io mi adopererò in tal senso“.
Sgarbi, infatti, aveva chiesto al Governo di apporre un vincolo sulla casa di Monza andata all’asta, definendola “una casa museo. C’è di tutto: dai suoi strumenti musicali alle bobine con le registrazioni di dire e ore di concerti e sessioni musicali con altri artisti. E poi libri, cimeli della storia della musica italiana e internazionale di artisti come Lennon o Byrne, vestiti, dischi, Cd, film e migliaia di libri. Chiederò ai miei colleghi parlamentari di sottoscrivere una mozione che impegni il Governo ad agire, presto, in questa direzione”.
La richiesta non è stata accolta, perché come spiega Morgan al Corriere della Sera, “il Ministro ha detto che non ci poteva fare nulla perché non era un edificio storico”. Tutti i suoi averi sono ancora ammassati in un deposito dove “hanno perso il valore artistico”.
La quarantena, però, anche se dolorosa ha fatto sì che i Bluvertigo tornassero al lavoro, assieme ma distanti. Morgan, infatti, anticipa che la band sta lavorando a un album a distanza, ognuno da casa propria, anche se non più nell’amata ‘casa gialla’ di Monza, ma in una torre in corso Garibaldi a Milano. La creatività è salva!