Di Pasolini conosciamo molti volti: il poeta, l’intellettuale, il provocatore, il regista, lo scrittore. Poco si sa del suo lato più intimo, se non quello che trapela dalle sue parole, soprattutto quelle in versi. Ecco perché il confronto con sua madre, il primo legame e la principale origine della sua educazione sentimentale, non può che rivelare oggi – a 40 anni dalla sua morte – il volto più privato di Pasolini.
A realizzare sulla scena questo dialogo a distanza tra madre e figlio, ci pensa lo spettacolo prodotto dal Css ‘Suspir di me mari ta na rosa’ che debutta domenica 26 alle 18 a Villa Manin e svela per la prima volta al pubblico il diario inedito di Susanna Colussi, la madre del grande poeta friulano. Ne parliamo con uno dei protagonisti, Fabiano Fantini, in scena insieme ad Aida Talliente e ai musicisti David Cej (fisarmonica) e Mirko Cisilino (tromba).
Com’è il Pasolini che raccontate sul palco?
“Dallo spettacolo emerge l’affettività del poeta, che si riversava soprattutto nei confronti della madre, cui è sempre stato unito da un legame fortissimo. Contemporaneamente, Susanna ha influito nella poetica di Pier Paolo, anche attraverso i racconti che si tramandavano in famiglia. Sono queste storie al centro dei 21 quaderni che la Colussi scrisse a penna tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta”.
Come ispirarono Pasolini?
“Molto probabilmente lui non seppe mai che la madre avesse raccolto queste vicende nei quaderni. Però erano, appunto, storie che si raccontavano in casa, che aveva sempre sentito e che rielaborò per la sezione intitolata ‘I Colùs del Romancero’, secondo volume della raccolta ‘La meglio gioventù’. Le vicende della famiglia Colussi scritte da Susanna, s’intrecciano alle lettere tra lei e Pier Paolo e ad alcune poesie che il figlio le aveva dedicato”.
La storia dei Colussi di Casarsa diventa universale.
“Sì, come era successo per un capolavoro come ‘I Turcs tal Friul’, anche le storie raccontate da Susanna fotografano un Friuli che è cambiato nel corso dei secoli e che è interessante analizzare. Certo, poi serviva il genio di Pier Paolo per renderle immortali”.
Dopo il debutto estivo, quali saranno i prossimi appuntamenti?
“A Casarsa in settembre e a Udine in ottobre, avvicinandoci lentamente alle celebrazioni del quarantennale della morte”.