Una mostra curata da Roberto Festi con la collaborazione scientifica di Gianluigi Bozza celebra, da venerdì 12 luglio nelle sale dei Musei di Ronzone, in Trentino, il lavoro di Frank Borzage, importante regista hollywoodiano a cui le Giornate del Cinema Muto di Pordenone dedicarono nel 1992 la retrospettiva “Frank Borzage, Hollywood’s Lucky Star”.
La mostra è il primo di una serie di eventi raccolti sotto il titolo “Frank Borzage. Dalla Val di Non a Hollywood”, organizzati dal Comune di Ronzone in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento. Oltre alla riscoperta delle radici della famiglia Borzaga (questo il cognome del padre Luigi poi modificato dall’anagrafe americana), lo scopo è far meglio conoscere in Italia la storia e il lavoro del regista e attore.
Molti e preziosi i materiali iconografici d’epoca in esposizione: manifesti, lobby card, locandine, fotobuste, foto di scena accompagnati da testi, citazioni e da immagini d’epoca fornite dalla Cineteca del Friuli, come le Giornate partner del progetto, e dalla Cinémathèque Suisse. Le fotografie della Cineteca del Friuli sono state scelte dal curatore Roberto Festi, un paio di mesi fa nel corso di una visita mirata, fra le moltissime presenti nelle collezioni gemonesi: ritratti di Borzage, foto pubblicitarie e foto dai set insieme ai protagonisti dei suoi film muti – da The Pitch o’ Chance, il western che segnò l’esordio alla regia nel 1915 a The River, con Mary Duncan, del 1929, passando per altri titoli importanti quali Humoresque (1920), Billy Jim (1922), The Ninth Commandment (1923), con Colleen Moore, Secrets (1924), con Norma Talmadge e Francis Feeney, Seventh Heaven (1927), con Janet Gaynor e Charles Farrell, vincitore dell’Oscar alla prima edizione del Premio, nel 1929, e Street Angel (1928), ancora con Janet Gaynor.
La fama di Borzage, noto per le sue pellicole ispirate a romanzi melodrammatici, d’amore o d’avventure, in cui vengono esaltati la forza dei sentimenti e i valori della famiglia, proseguì ben oltre il cinema muto: fino al 1960 realizzò, come attore e come regista, 110 film, lavorando con alcune tra le star più celebri fra cui Gary Cooper (A Farewell to Arms / Addio alle armi, 1932), Marlène Dietrich (Desire / Desiderio, 1936), Ginger Rogers, Robert Taylor, Spencer Tracy, Luise Rainer, Clark Gable, Joan Crawford, Victor Mature e molti altri.
La mostra rimarrà aperta a Ronzone, che da sabato avrà anche una via dedicata a Frank Borzage, fino al 13 ottobre. Seguiranno, nel 2020, una retrospettiva dei film più significativi, la stampa di un volume e la produzione di un video.