I violinisti dei secoli XVII e XVIII erano polistrumentisti, organisti, clavicembalisti e maestri di cappella. E gli stessi compositori tedeschi padroneggiavano perfettamente sia il violino che l’organo.
Cosa c’era di più naturale quindi per loro che suonare tutti e due gli strumenti contemporaneamente? Si affida a questa pratica Ovni Baroque, il concerto un po’ folle di Wunderkammer che si terrà martedì 12 ottobre nella Sala Luttazzi di Porto Vecchio alle 20.30. Un appuntamento audace e immaginativo se si pensa che una giovane musicista ridona vita a questa pratica antica. Emmanuelle Dauvin suonerà infatti contemporaneamente il violino e la pedaliera d’organo in un programma, su musiche di Bach, Biber, Westhoff, Telemann, divenuto anche un album, il primo disco per questa interprete, uscito nel maggio 2021 per l’etichetta Hitasura Productions.
“Non è solamente una possibilità storicamente documentata – spiega la musicista Emmanuelle – ma è soprattutto un modo formidabile di arricchire il repertorio per violino”.
Questa pratica si rivela di grandissima forza musicale, grazie al contrasto dei due strumenti, infatti, le composizioni appaiono in tutta la loro purezza e perfettamente comprensibili.
Le frasi del violino, quasi improvvisate, si snodano in tutta la loro folle immaginazione sopra I lunghi pedali dell’organo e sui bassi ostinati a cui si alternano. E la sensualità flessibile delle corde di budello sollecitate dall’archetto si appoggia sull’affascinante potenza dei pedali dell’organo.