Dopo il debutto di ieri al Castello di Spessa con l’opera lirica “L’elisir d’amore”, coproduzione internazionale che sarà replicata 4 il e il 7 luglio, prosegue nello splendido scenario del Castello di Duino la dodicesima edizione del “Piccolo Opera Festival FVG”, la kermesse firmata dal baritono Gabriele Ribis in programma, fino al 18 luglio, in alcune tra le più rinomate dimore storiche regionali.
Di scena alle 21.00 “Il Maestro di cappella & La canterina”, due opere in un atto di Domenico Cimarosa e Franz Joseph Haydn proposte in versione da salotto, in collaborazione con The Jerusalem Opera di Israele e la Jerusalem Academy of Music and Dance: “La canterina”, in particolare, è frutto di un masterclass realizzato presso l’Accademia di Musica e Danza di Gerusalemme e vede protagonisti otto giovani artisti israeliani che hanno portato in scena questo spettacolo in Israele lo scorso gennaio. A firmare la regia il baritono e Direttore artistico del festival Gabriele Ribis, alla direzione musicale Tommaso Dionis, che guida per l’occasione l’Orchestra San Giusto di Trieste.
L’intermezzo per musica è un genere musicale tipico del Settecento e consiste in brevi momenti musicali dal carattere comico in cui prendono parte solitamente due o tre personaggi. Eseguiti negli intervalli delle opere serie, gli intermezzi, con bisticci, intrecci, raggiri ed equivoci garantivano una piacevolissima pausa. Visto il crescente successo, finirono per assumere una valenza autonoma, venendo eseguiti a coppie in un’unica serata, proprio come in questo caso. “Il Maestro di Cappella”, con un solo personaggio, il Kapellmeister appunto, è un divertentissimo esempio di metateatro, composto da Domenico Cimarosa tra il 1786 ed il 1791. Le mille peripezie che il maestro deve affrontare nel riuscire ad allestire un’opera diventano il soggetto dello spettacolo stesso. Anche “La Canterina” ci offre un divertentissimo esempio di teatro nel teatro: una giovane aspirante cantante, Gasparina, un maestro lascivo, Don Pelagio, che offre alla ragazza e alla presunta madre ospitalità in casa sua, ed infine un giovane e ricco pretendente, Don Ettore, compongono il quadro di questa avvincente parodia del mondo dell’opera e del teatro.
«La proposta di un secondo titolo “da camera” dove non “da salotto” sta diventando una piacevole e gradita tradizione nel programma del Piccolo Opera Festival», spiega il direttore Ribis. «L’ispirazione per la messa in scena di questi lavori mi è giunta dallo straordinario patrimonio cinematografico italiano del secondo dopoguerra, e in particolare da due lavori di Federico Fellini: Luci del Varietà (1950) e Prove d’Orchestra (1979). L’universo felliniano in fondo non è troppo lontano dagli albori dell’opera comica che ritraeva la società reale invece degli eroi mitologici; il tocco fantastico e quasi surreale di Fellini si addice poi particolarmente alla rappresentazione teatrale».
A precedere lo spettacolo una visita guidata al Castello alle 19.15 e una prolusione alle 20.00.
Lo spettacolo sarà replicato lunedì 8 luglio, sempre alle 21.00, al Castello di Valvasone (Pn)