Ogni spettacolo può essere un viaggio, un attraversamento di situazioni, stati d’animo, intuizioni diverse che colgono di sorpresa. La recita non è più recita, ma un rito, un gesto unico che lega chi agisce a chi guarda. Fare uno spettacolo sulla gioia vuol dire cercare quella circostanza unica, attraversare i sentimenti più estremi per provare a scovare, in un istante, l’esplodere di questa gioia. Invece di fissarsi in immagini, suoni, movimenti sul palco, Pippo Delbono e gli attori della sua compagnia cercano di compiere ogni giorno un passo in più verso questa intuizione. La gioia, il nuovo spettacolo in programma al Palamostre di Udine giovedì 14 per la stagione di Contatto del Css, vede al centro il circo, i suoi clown e i suoi balli. Ma anche il ricordo di uno sciamano che con la follia libera le anime e una pienezza di visioni che si susseguono fino all’esplosione floreale creata da Delbono assieme al fleuriste normanno Thierry Boutemy. “La Gioia – spiega il regista, che martedì 12 sarà anche protagonista di una lezione a La scuola dello sguardo – è un racconto semplice, essenziale, qualcosa che c’entra con l’uscita dalla lotta, dal dolore, dal nero, dal buio”.
Pippo Delbono cerca la gioia assieme al pubblico
"La Gioia – spiega il regista, che martedì 12 sarà anche protagonista di una lezione a 'La scuola dello sguardo' - è un racconto semplice, essenziale"
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