Una nuova generazione di autori pronti a scrivere il cinema di domani: sono stati premiati i vincitori della 12ª edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador. A Venezia, alle Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice, questa mattina si è svolta la Cerimonia di Premiazione, che prosegue nella ricerca del talento nella sceneggiatura e consolida il rapporto con le grandi case di produzione cinematografiche italiane.
Sono stati annunciati i premi del progetto dedicato a Matteo Caenazzo, che ogni anno propone il concorso di scrittura per il cinema a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni. La Giuria 2021 è stata presieduta da Enzo Monteleone, e ha visto la presenza di Elisabetta Trautteur, Gianluca Novel, Davide Lisino e Valentina Strada. I vincitori sono stati scelti dopo aver valutato attentamente la rosa degli elaborati selezionati dai Lettori tra i 302 lavori arrivati, nuovo record in costante ascesa (dopo i 277 dell’anno scorso), raggiunto in un biennio quanto meno difficile e particolare.
“In Italia ormai da molti anni, da quando fu fondato il Premio Solinas, sono nati innumerevoli premi per le sceneggiature. Forse troppi. Forse non tutti seri.», ha dichiarato il presidente della Giuria, Enzo Monteleone. «Il Premio Mattador invece mi è sembrato subito un premio serio e necessario. Il modo con cui è organizzato, la dedizione di tutta la squadra di lavoro, l’atmosfera che si respira, tutto questo lo ha reso ai miei occhi un’avventura bella e interessante. Non si tratta solo di premiare un lavoro, ma di indirizzare dei giovani scrittori verso una professione, di aiutarli a trovare una strada, a far sentire la loro voce. La mia breve esperienza come giurato mi ha fatto scoprire un gruppo di persone di grande generosità che ha saputo trasformare un evento drammatico in un’occasione di rinascita”.
I premi assegnati sono:
Premio Mattador, Migliore Sceneggiatura per Lungometraggio: Matteo Brembani, Impiegato della memoria di Costanza Bongiorni, 29 anni, di Milano.
In un futuro distopico la felicità è imposta per legge e gli Smemoranti lavorano per eliminare dalle persone i ricordi pericolosi. Matteo Brembani è uno di loro, ma il giorno che conosce Viola Delle Margherite per lui tutto cambia, fino a fargli commettere un crimine molto grave: innamorarsi.
Borsa di formazione Mattador per il Miglior Soggetto: La strada per l’isola di Diletta Dan, 26 anni, di Venezia e Rebecca Gatti, 25 anni, di Roma. Quel che ci hai lasciato di Eleonora Galasso, 26 anni, di Palermo, e Simone Pietro Ruocco, 28 anni, di Carpi (Modena); Necrologie a domicilio di Niccolò Gangi de Thierry, 25 anni, di Milano.
La strada per l’isola è un racconto spiazzante, ambientato a Mestre: un coming-of-age, la storia di una crescita che mischia realtà e fantasia, cronaca e cinema di genere, trasformando la località veneziana nel luogo di un’apocalisse zombie. O forse così sembrerà a primo impatto e altro non è un’interpretazione del presente. Quel che ci hai lasciato, invece, è una fiaba moderna che racconta una famiglia in lutto, che cerca di rialzarsi: per riuscirci deve affrontare un mostro tanto metaforico quanto spaventoso. Necrologie a domicilio racconta un frammento di tempo che dura una cena, che racconta con toni tra il comico e il drammatico l’incontro surreale tra una famiglia piena di conflitti e un misterioso venditore di tombe porta a porta.
Borsa di Formazione Corto86 per la migliore Sceneggiatura per Cortometraggio Fine Partita di Luca Leone, 28 anni, di Acquaviva delle Fonti (Bari). Fine Partita è la storia di Davide e Roberta, due giovani coinquilini come tanti, in un giorno che non è affatto come gli altri: oggi il Sole è esploso. La luce impiega un certo tempo ad arrivare sulla terra, così tra quattro minuti il pianeta vedrà il Sole spegnersi per sempre. Ai due ragazzi non resta che capire come occupare questa attesa.
Borsa di formazione Dolly per la Migliore Storia raccontata per immagini: Luce di Irene Sarà, 22 anni, di Savigliano (Cuneo). Luce arriva in profondità, come può la storia di un cammino tanto metaforico quanto reale nella depressione. Alle spalle c’è un peso da portare, davanti ci sono le incognite del futuro. E tutto intorno la luce, o la mancanza di essa.
Menzione Speciale della Giuria al Miglior Soggetto Comunist* di Davide Crudetti, 30 anni, di Roma. L’autobiografia e la cronaca duettano per raccontare una storia tanto intima e personale, quanto sociale e universale. Una storia che parte dal passato di una famiglia per raccontare il futuro di una generazione.
I vincitori hanno ricevuto il Premio d’Artista Mattador, una tiratura in edizione limitata di un’opera ideata e creata ogni anno da un grande artista contemporaneo, ispirato al percorso artistico di Matteo. Quello di questa edizione è frutto dell’ingegno di Luca Pancrazzi: la didascalia dell’opera è “Come Sempre Dove Sai”, realizzato con la tecnica di acrilico spray e inchiostro su carta.
“Questo è un appuntamento, come il titolo della mia opera, tra persone che condividono pezzi del proprio destino, frammento di una storia e di un luogo intimo che solo anime gemelle sanno e ritrovano…”, ha dichiarato l’artista. Pancrazzi, toscano classe ‘61, ha lavorato negli States nella seconda metà degli anni Ottanta, nello studio Watanabe alla realizzazione di opere e wall drawings di Sol Lewitt e poi a Roma nello studio di Alighiero Boetti. Dai Novanta in poi è stato autore apprezzato, grazie alla sua ricerca sull’analisi del medium artistico, esponendo in musei, gallerie e mostre internazionali, dalla Biennale di Venezia a quella di Valencia, dal Whitney Museum of American Art at Champion al P.S.1 Contemporary Art Center N.Y.