C’è stato un momento, nei primi’80, in cui Udine era una specie di ‘capitale’: quella del punk italiano, diventato poi così famoso che oggi, in giro per il mondo, ci sono fan che esibiscono T-shirt o tatuaggi col nome delle band friulane dell’epoca. Venerdì 5, dalle 19.30, all’interno del P.A.P.A. – Posto anomalo per l’arte – di Paparotti, Furclap organizza ‘Punk Memories’: una serata di ricordi, testimonianze e concerti ispirati all’epoca, dal metal con incursioni punk di Sybell al jazz ‘libero’ di Bruno Romani, protagonista dell’evoluzione new wave degli ’80 con i mitici Detonazione, citati persino da Piero Pelù!
“Il punk a Udine arrivò tra il ’79 e l’80, dopo un incontro a Bologna e dopo aver ascoltato album fondamentali per l’epoca come ‘The decline of western civilization’ – ricorda Ruggero Amendola, in arte Rogercanfly, ‘il primo punk’ in città e tra gli ospiti della serata – All’inizio fu un passaparola tra amici e, in breve, nacquero i primi gruppi e un’estetica che, per l’epoca, era rivoluzionaria”.
Cosa succedeva quando le famiglie si trovavano in casa creste colorate, borchie e abiti strappati?
“Un disastro: ci fu chi mandò i figli dallo psicologo solo per questo! Io fui il primo con la cresta, verde e gialla, tenuta per tutto il servizio militare! Andavamo da un parrucchiere di viale Venezia, cui avevamo spiegato che ci serviva per una rappresentazione teatrale a scuola…”.
Qual era la molla che spingeva molti adolescenti verso una moda all’epoca per niente trendy?
“Io parlo per me: era un periodo di grandi divisioni politiche. O eri di destra o di sinistra, punto. Punk, per me, era un’alternativa: dai Sex Pistols significava essere contro tutti, nell’estetica e nella morale”.
Dopo gli abiti ‘fai da te’ è arrivata la musica: i primi sono stati gli Eu’s Arse (“il culo dell’Europa”), poi Anathema, Shortage, Dioxina, Pravda, Tomahawk, Soglia del dolore…
“E i Toxical, che formai al momento di lasciare gli Eu’s Arse, dopo pochi concerti. Nel loro primo singolo, ‘Lo stato ha bisogno di te? Bene, fottilo’ (recensito dalla ‘Bibbia’ punk Usa Maximum R&R, ndr), io ci sono solo nella foto di copertina. Le cose stavano prendendo una piega diversa: di lì a breve il punk sarebbe entrato nei centri sociali”.
Ma Udine era veramente una ‘Mecca’ punk, come la Pordenone del Great Complotto, o ci si è ricamato sopra?
“Ti dico solo che avevamo affittato un locale per la sala prove e arrivavano da tutta Europa per vedere di persona se Udine era veramente la ‘capitale del punk’…”.