Si è conclusa la 26esima edizione del Pordenone Blues Festival, tutta declinata sul blues nel cuore del Triveneto, che quest’anno ha fatto registrare il record assoluto di presenze: le stime parlano di 45.000 spettatori distribuiti nell’arco della settimana, attratti dai suoni e dalle atmosfere intramontabili di questo genere musicale, nonché dalle molteplici iniziative parallele organizzate sul territorio.
Tra le serate più partecipate, dopo il sold out di Steve Winwood al Teatro Verdi, quella che ha visto protagonista l’immensa Macy Gray (18 luglio): non solo in Piazza XX Settembre, ma in tutta la città si sono stimate circa 6.000 persone, con un pubblico proveniente da ogni parte di Italia e da oltre 8 Stati europei (Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Francia, Ungheria, Serbia, Spagna).
Grande successo anche per i concerti al parco di San Valentino, che hanno accolto oltre 9.000 persone nella lunga notte musicale di sabato 22 – con protagonisti i Morcheeba, gli Slydigs e gli Inglorious. Erano, invece, in 2.000 all’evento di Greg Izor & Marco Pandolfi, Pete Brown & Friends e Charlie Musselwhite, il giorno dopo.
Di certo non meno apprezzati gli eventi collaterali al Festival – su tutti l’8° Blues & Black Music Contest (19 luglio), con richieste di adesione da tutta Italia ed oltreconfine, le 90 Incursioni Blues e la mostra “Museo Fender Vintage”, che ha registrato oltre 5000 visitatori. E poi, ancora, il 4° Guitar Show e il 6° Blues Food Wine & More (21 luglio), che ha macinato più di 3.000 ingressi. Consolidate ed importanti le ricadute sulle attività alberghiere e commerciali della città.
Davvero un gran risultato, quindi, per la kermesse pordenonese – vero gioiello del Triveneto e sempre più lanciata all’estero – organizzata da Andrea Mizzau e dall’Associazione Pordenone Giovani, che opera d’intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone, la Provincia di Pordenone e tantissimi enti privati.