“Grazie Ronchi dei Legionari per essere sempre al nostro fianco. È bello rivedere volti amici e far risuonare i nostri strumenti”. Ecco alcune delle parole pronunciate dal presidente, David Cusimano, a margine dell’appuntamento di domenica scorsa, alla chiesa di Maria Madre, con il “Concerto di Natale”, promosso dopo un anno di stop dalla Società filarmonica Giuseppe Verdi.
Il pubblico, come sempre, ha risposto, affollando l’edificio religioso messo ancora una volta a disposizione dal parroco, don Umberto Bottacin, mentre a rappresentare l’amministrazione comunale, tra gli altri, c’erano il vicesindaco, Paola Conte, e l’assessore alla cultura, Mauro Benvenuto.
Sul palcoscenico per quelle che sono state denominate le “Sorprese sotto l’Albero”, il coro misto, diretto da Salvatore Moretti, il gruppo allievi della scuola di musica e la banda, diretti dalla maestra Fulvia Antoniali. La serata, oltre a prevedere un repertorio con brani tipici della tradizione natalizia, è stata dedicata ai “solisti”, ovvero a chi, accompagnato dal gruppo, riesce a mettere in luce le proprie qualità musicali, superando le proprie insicurezze. Davvero grande la qualità dei brani proposti.
Garanzia di 152 anni di storia. Nata nel maggio 1869 la Giuseppe Verdi è oggi la più antica società culturale-musicale in attività nella cittadina, attività che viene svolta grazie alla banda musicale, al coro misto, al coro di voci bianche, alla banda giovanile e alla scuola di musica ad orientamento bandistico. E non è passato inosservato l’omaggio al tenore ronchese Mario Muraro, scomparso nel 2020, che cominciò la sua carriera musicale nel coro della “Giuseppe Verdi” prima di trasferirsi in Germania negli anni Settanta.
“Questo sodalizio è uno dei grandi orgogli della nostra città – ha detto l’assessore Benvenuto – una città che, negli ultimi anni, anche nella promozione culturale, è cresciuta non poco e ciò proprio grazie alla sinergia tra Comune ed attori del settore”.