Dietro ogni grande band, si sa, c’è sempre un grande produttore. E il grande (grandissimo) Simon Napier-Bell, figura chiave del music business internazionale che negli anni ’80 trasformò George Michael e Andrew Ridgeley in una leggendaria bomba pop, renderà davvero esplosiva l’inaugurazione della mostra-evento che proprio a George e Andrew è dedicata!
Giovedì 23 giugno, al Visionario di Udine, il nastro di Wham! 30 years later sarà dunque tagliato alle 19.30 proprio dal mitico mister Napier-Bell, assieme ad altri due ospiti d’onore: da Bath arriverà David Robinson, chairman della Lindsay Anderson Memorial Foundation all’Università di Sterling (Scozia) nonché illustre biografo ufficiale di Charlie Chaplin, mentre da Roma arriverà Jay Weissberg, neo-direttore delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, storico del cinema e acclamato critico di Variety.
La serata proseguirà alle 20.30 con l’incontro fra Napier-Bell e il pubblico, in Sala Astra, e si concluderà con la proiezione del documentario Wham! in China: Foreign Skies di Lindsay Anderson, preziosa testimonianza del memorabile tour del 1985! La mostra, poi, rimarrà aperta fino al 31 luglio e sarà visitabile a ingresso libero.
«Il mio primo incontro con gli Wham! – ricorda Napier-Bell – si svolse a Londra, in un ristorante indiano. George Michael, senza tanti giri di parole, mi disse: ‘Vogliamo diventare la band numero uno nel mondo. Hai un anno!’. Io gli risposi: ‘Questo è impossibile. Diventare la band numero uno nel mondo significa diventare la band numero uno in America, e nessun gruppo inglese ce l’ha mai fatta in meno di 3 anni!’. George, però, non si lasciò scoraggiare, e il resto della storia è noto a tutti…».
Wham! 30 years later nasce da un’idea del collezionista udinese Silvio Toso con ArteKmZero, e registra la collaborazione del Comune di Udine, del CEC Centro Espressioni Cinematografiche/Visionario, del gruppo Claimax, della Lindsay Anderson Memorial Foundation dell’Università di Sterling e di Eufrasia Filmedia, con il sostegno di vari sponsor tecnici del territorio.
«Sono passati 30 anni – commenta Toso – dallo scioglimento della band, uno dei gruppi pop più famosi degli anni ’80, che ha portato alla scoperta di un artista chiamato George Michael. Questa mostra vuole raccontare la parabola del successo che fu repentina e brevissima, dal 1982 al 1986, e che fece raccogliere al gruppo più premi di tanti altri artisti, rendendoli un fenomeno di costume e catalizzando l’attenzione della stampa mondiale».
Wham! 30 years later, non va certo dimenticato, ha un fine sociale: la mostra vuole raccogliere fondi per sostenere l’Associazione Luca Onlus che si occupa dei piccoli pazienti in cura presso il Reparto di Emato-Oncologia della Clinica Pediatrica dell’Università di Udine e le loro famiglie (questo il sito ufficiale: www.associazioneluca.it).