Assieme a Metallica, Anthrax, Megadeth e pochi altri, sono tra le ultime icone del metal ‘col turbo’ nato negli anni ’80. Lunedì 11, l’Arena Alpe Adria si conferma teatro della grande musica internazionale ospitando il live degli statunitensi Slayer, preceduti da due eccezionali support act: i Sadist, band genovese di progressive death metal, e The Shrine, potente e psichedelico hard rock made in usa. Per il grande happening metal organizzato da Lignano Sabbiadoro e Zenit, in collaborazione con Regione Fvg e Live Nation, sono attesi fan anche da fuori regione e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia, terre di solida tradizione metallara.
Gli Slayer sono tornati prepotentemente sulle scene con ‘Repentless’, quattordicesimo album in carriera, nominato fra i migliori lavori del 2015. Contemporaneamente, la band prosegue ininterrotta l’attività live: tre soli gli show estivi in Italia per Tom Araya, Kerry King (i due membri originali) Gary Holt e Paul Bostaph. Nati a Los Angeles nel 1981, gli Slayer si sono messi subito in luce, oltre che per la musica a 200/h, anche per i testi forti e controversi.
Satanismo, violenza, guerra e morte sono sempre stati al centro dei loro testi e, sin dall’inizio della carriera, hanno portato la band centro delle polemiche e delle critiche per presunte tendenze naziste. ‘Hell awaits’ e ‘Reign in blood’, usciti in pieni anni ’80, sono tuttora un manifesto della loro tecnica estrema, fatta di assoli velocissimi di chitarra e dell’uso tellurico della doppia cassa nella batteria. Anche a distanza di oltre 30 anni, nonostante gli ‘esperimenti’ e i cambi di etichetta, gli Slayer hanno mantenuto intatto lo stile thrash-speed degli esordi, senza aver mai dimostrato di essersi ‘ammorbiditi’.