Sotto il segno di Fabrizio De André, l’arena estiva del Visionario propone un doppio appuntamento davvero da non perdere: venerdì 10 luglio, infatti, il cantautore Piero Sidoti sarà protagonista del live Signora libertà, signorina anarchia, piccola e intensa “prefazione musicale” al documentario di Gianfranco Cabiddu Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio De André. Il concerto inizierà alle 19.00 e si svolgerà a ingresso libero, la proiezione inizierà alle 21.30 con le normali tariffe del calendario cinematografico.
«Il mio non è, e non vuole essere, un tributo – spiega Piero Sidoti – ma un ringraziamento. Voglio dire grazie, con affetto e pudore, a un vecchio amico che mi accompagna da tutta la vita…». Sentire la mancanza di “Faber”, del resto, non significa semplicemente rimpiangere un artista gigantesco: significa prendere atto che la sua morte, così come la morte di Gaber, ci ha portato via la potenza eversiva di un pensiero libero. Una controlettura totalmente laica, intelligentemente anarchica, della tolleranza e della compassione. Una controlettura della società e del tempo, della cronaca e della storia, immune dal moralismo, dalla retorica e da qualunque pedanteria didattica. Lui, poeta dell’umanità più fragile. Lui, poeta dei dimenticati e delle puttane. Lui, pacificamente scandaloso, convinto per tutta la vita che «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior».
Sidoti, che dividerà il palco del Visionario con il percussionista Claudio Giusto, si è aggiudicato numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio Recanati nel 2004 e il Premio Gaber nel 2010, e ha vinto la Targa Tenco 2010 per la migliore opera prima con Genteinattesa (Produzioni Fuorivia). Nel 2011 il disco è uscito anche in Francia con l’etichetta Harmonia Mundi e la radio nazionale francese ha scelto La Venere nera come “canzone del mese”. Friulano per nascita e deandreiano per colpo di fulmine, Sidoti si è anche esibito in tutti i teatri italiani con lo spettacolo Il precario e il professore, assieme all’amico Giuseppe Battiston, e, sempre con Battiston, ha cantato il singolo Leggermente, scritto per l’omonima rassegna di San Daniele. Il resto, come si dice, è storia. Anzi: storie. Le storie di un cantautore che, come conferma il nuovissimo album LA LA LA (Produzioni Fuorivia), abita dove reale e surreale sfumano l’uno dentro l’altro…
Ma torniamo, brevemente, al documentario di Gianfranco Cabiddu. Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio De André, dove compaiono (tra gli altri) il figlio Cristiano e Dori Ghezzi, racconta da un lato la storia del rapporto tra “Faber” e la sua amatissima Gallura, e racconta dall’altro, con un montaggio curato da Mimma Nocelli, l’ormai celebre live del 1998 al Teatro Brancaccio di Roma. Un’occasione preziosa per applaudire, ancora una volta, uno dei nostri massimi cantautori.
In caso di maltempo, ricordiamo, sia il concerto che la proiezione si terranno all’interno del Visionario.