Otto spettacoli che torneranno a far incontrare i quartieri della città di Udine con il teatro professionale per un connubio di successo e che sta diventando un tratto distintivo del capoluogo friulano.
Sta per aprirsi, infatti, la seconda parte di “Destini”, la stagione 2015/2016 di Teatro Sosta Urbana, che ha portato nei luoghi meno consueti della città il meglio della scena regionale e alcuni lavori del teatro di ricerca in Italia.
Dal 9 aprile al 30 giugno, si susseguiranno 8 appuntamenti in cinque quartieri: 6 spettacoli teatrali (di cui uno di burattini dedicato a bambini e genitori), un incontro con gli autori e un laboratorio in biblioteca per famiglie. Quattro le prime regionali in programma: arriveranno da Milano, Forlì e Vicenza, mentre la quarta sarà una prima assoluta, che vedrà in scena uno degli artisti udinesi del collettivo che ha ideato la rassegna.
Tutti gli eventi proseguiranno l’indagine sui “Destini”, dopo i positivi riscontri degli spettacoli che hanno caratterizzato la prima parte del cartellone, mettendo in scena storie che raccontano: il “lento e pianificato omicidio” perpetrato mandando al fronte nella I Guerra Mondiale milioni di giovani ignari (“Il sale della terra”, il 9 aprile); la “signora Morte” che accoglie le anime sulla soglia dell’Aldilà (“Sulla morte senza esagerare”, 16 aprile); un clown che, abbondonato dalla sua amata, si ribella disertando la società in cui vive (“Misfit like a clown”, 30 aprile); due giovani partigiane unite e poi divise da un segreto legato alla Resistenza (“Liberazione”, 23 giugno); due amici, che perduto tutto a causa della crisi, cercano altre vie per arrivare fino a sera (“Due allegri vagabondi”, 30 giugno).
“TSU siamo noi nel senso di tutti quelli che stanno dietro, davanti alle quinte, ma anche di lato, sopra e sotto”, dice il direttore artistico Andrea Collavino, spiegando che la rassegna “è un’idea con tante dimensioni, con al centro la gente, perché questo è l’obiettivo per il quale si lavora”.
E sul senso della stagione intervengono anche le altre componenti del collettivo artistico ideatore del programma. Una porta aperta “sul mondo reale, un luogo dove sostare e scambiare esperienze e un’occasione di condivisione umana”, sottolinea Nicoletta Oscuro e Serena Di Blasio aggiunge: “Siamo una realtà dei quartieri, composta da artisti impegnati, presenti e attivi sul territorio. Consapevoli del ruolo che città, Regione ed enti locali ci riconoscono – prosegue – lavoriamo secondo un’idea di crescita ecologica nella trasparenza del dire”.
TSU seconda parte “farà sosta in cinque quartieri per coinvolgere il pubblico degli adulti, ma anche giovani, bambini e famiglie”, evidenziano Caterina Di Fant e Valentina Rivelli, che con Serena Di Blasio formano il Teatro della Sete, sodalizio che realizza la rassegna in collaborazione con il Comune di Udine – assessorati alla Cultura e al Decentramento – con il sostegno di Regione e Fondazione Crup, nell’ambito del bando arti sceniche. TSU, infatti, è uno dei progetti vincitori di questo bando della Fondazione, passato al vaglio di giuria molto severa e qualificata.
Alla conferenza stampa di presentazione della seconda parte del cartellone sono intervenuti il sindaco di Udine, Furio Honsell, l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, e l’assessore comunale al Decentramento, Antonella Nonino, il vice presidente della Fondazione Crup, Oldino Cernoia.
“Come amministrazione comunale siamo orgogliosi di sostenere TSU per la sua terza edizione – dice l’assessore Pirone -; con umiltà ed entusiasmo questo progetto è in grado di ricreare nei quartieri della città un’idea di vita di comunità, portando il teatro professionale verso le persone in luoghi non convenzionali”. Per l’assessore Nonino TSU “per il terzo anno cresce e si rinnova, ampliando anche i temi e rendendo gli eventi sempre più momenti di riflessione e impegno alla portata di tutti”.