Sedici anni dopo l’inaugurazione ufficiale, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha finalmente la sua insegna ‘fissa’ – logo e scritta su campo rosso, sopra l’ingresso principale -, scoperta durante la presentazione della nuova stagione 2013-14, che ha innanzitutto il compito di riaccendere quel feeling con il pubblico in parte progressivamente svanito (almeno numericamente) durante la gestione Lievi. ‘Dialettica’ e maggiore attenzione alle richieste del pubblico sono sicuramente il leit-motiv di una stagione che punta ad essere più ‘vicina’ alla città ripartendo da buone notizie, come l’aumentato intervento degli sponsor.
In linea con le stagioni precedenti la parte musicale, che vede tra le stelle selezionate dal direttore artistico Marco Feruglio il neo senatore a vita Claudio Abbado, ma anche grandi formazioni sinfoniche dal Nord e dall’Est Europa, protagonisti assoluti della classica mondiale e il ritorno della lirica, con due omaggi a Verdi. ‘Leggerezza’, ma nel senso di antidoto all’effimero e non come pura banalità, è invece la parola del nuovo direttore artistico prosa, Giuseppe Bevilacqua, che esordisce alla guida del gioiello teatrale della sua città con una stagione che punta ad accontentare diverse fasce di pubblico e rimette la tradizione al primo posto.
Tanti classici, anche nella versione rispettosa di giovani compagnie nazionali, la sezione crossover reinventata per non calcare troppo il pedale sulla sperimentazione (già ampiamente presente in altre stagioni cittadine), alcuni nomi ‘storici’ (da Paolo Poli a Toni Servillo) e un paio di musical, compresa la versione ‘pop’ dei Promessi Sposi, compongono una stagione che – dopo le critiche anche feroci alle ultime stagioni – riporta volutamente a un approccio più ‘familiare’ e popolare (anche se pur sempre ‘teatro d’arte’). Unico ‘intoppo’: il bando per la creazione e produzione di uno spettacolo in friulano non ha prodotto gli effetti voluti, visto che le due opere arrivate non hanno permesso di determinare un vincitore; i vertici della Fondazione hanno comunque garantito la presenza della marilenghe al Teatrone.
Teatrone: la nuova stagione
Sedici anni dopo l’inaugurazione ufficiale, il Giovanni da Udine ha finalmente la sua insegna ‘fissa’
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