Parte con un paio di settimane d’anticipo rispetto alla ‘tradizione’ la 39a edizione di Folkest, la rassegna musicale che dal 1979, ininterrottamente, porta sui palchi della regione e della vicina Istria artisti da ogni parte del globo. Fino al 12 luglio (‘code’ escluse), saranno oltre 70 gli appuntamenti sotto il segno del folk, della world e della canzone d’autore, senza dimenticare suoni e melodie di tradizione e ispirazione celtica e una lunga serie di musiche di confine, dal manouche al balcanico, al klezmer.
Oltre venti le piazze che ospiteranno artisti regionali, nazionali e internazionali, da Udine a Villa Manin, da Tolmezzo a Capodistria, più ovviamente Spilimbergo, dove la rassegna si chiuderà con un week-end ‘lungo’ nelle piazze, dando voce – come sempre – alle radici culturali di qualsiasi parte del mondo, valicando i confini fra i generi.
Dopo l’anteprima di sabato 17 ad Ospedaletto, con protagoniste due grandi voci ‘etniche’ al femminile, protagoniste delle minoranze linguistiche ladina e sarda, la trentina Martina Iori, vincitrice di ‘Suns’ 2014 a Udine e Ambra Pintore, che l’anno dopo ha vinto il concorso ‘Suonare@Folkest’, gli appuntamenti proseguono giovedì 22, la partenza vera e propria a Fiume Veneto con gli scozzesi Heron Valley, che replicheranno il giorno dopo a S. Giovanni d’Antro; lo stesso giorno ad Aviano, Sophie Liebregts & Valerio Vettori.
Le altre proposte delle prime giornate sono i greci Kaixides e i celtico-italiani Wooden Legs (sabato 24 a Tramonti di Sotto e a Domanins), i friulani Rive no tocje (domenica 25 a Buja), lunedì 26 a Pordenone il progetto ‘Ponti/Puints’ con i Carantan e i Lune Troublante a Fiumicello martedì 27. Mercoledì 28, a Malnisio, il primo ‘big’ della rassegna Enzo Avitabile: uno dei protagonisti del focus dedicato a Napoli (tra gli altri ospiti: Jenny Sorrenti, Saint Just, Teresa De Sio, Solis String Quartet). A completare il programma arriveranno poi Fairport Convention, Ray Wilson e Abdullah Ibrahim a Spilimbergo.