Dalle storiche ‘notti dell’assessore’ nate a Roma negli anni ’80, riempire i mesi estivi di eventi spettacolari – perlopiù concerti, ma non solo – è diventato da un lato un modo per offrire anche un po’ di cibo per la mente alla cittadinanza, e dall’altro ovviamente una maniera per alimentare il consenso politico.
La conseguenza è che più grande è la città, maggiore è la possibilità di organizzare eventi con stelle nazionali e internazionali, grazie alle sinergie tra pubblico (che offre una parte dell’investimento) e privato (che mette a disposizione un ‘know how’ non improvvisato, ma collaudato in anni di esperienza).
Anche quest’anno, in regione, le città principali non smentiscono questa tendenza, al netto dei festival. Il piazzale del castello di Udine attende nomi internazionali come i Simple Minds e Myles Kennedy e una delle nuove stelle della musica italiana, Cosmo. Trieste risponde con il ritorno degli Iron Maiden e altre due superstar del calibro di David Byrne e Steven Tyler.
La promozione è diventata un ‘surplus’ anche per le località balneari, più facilmente appetibili anche dal pubblico per motivi extra-musicali. Ecco perché Lignano farà il pieno con i vari Riki, Fabri Fibra, Sfera Ebbasta e Gemitaiz, ma anche con Francesco De Gregori, Piero Pelù, Kasabian, Sum 41 e l’evento unico ‘Project X’, oltre a una tappa del ‘Festival show’, che chiuderà poi a Trieste. E il resto dl territorio? Fa la sua parte, con rassegne rodate come ‘Carniarmonie’, ‘Musica in villa’, il contest ‘Percoto Canta’ e tutta una serie di manifestazioni che comprendono anche il teatro e il cinema. Perché al pubblico estivo non può rinunciare nessuno.