Cantante, chitarrista, pianista, bassista, contrabbassista e compositore noto al pubblico italiano ed europeo, il triestino Frank Get ha festeggiato quest’anno 40 anni di una carriera che lo ha visto impegnato in svariati progetti e collaborazioni, anche con artisti di caratura mondiale. Il suo nuovo album False Flag, il 15°, è un’esplorazione e analisi delle verità storiche del territorio di nascita: una terra cosmopolita con una grande tradizione di convivenza secolare, ma anche di duri conflitti.
Musicista dalle radici multietniche, un po’ istriano, un po’ slavo e un po’ anche ungherese, appassionato di blues e rock in ogni sfaccettatura, caratterizzato da un lirismo denso, ricco di storia e curiosità durante gli anni on the road ha sentito la necessità di indagare a fondo le sue radici, approfondendo la storia delle terre da cui proviene, che negli anni hanno subito incredibili sconvolgimenti. Già nel lavoro precedente, aveva deciso di preservare la memoria storica delle radici raccontando alcuni personaggi del litorale triestino che si sono messi in luce in vari ambiti culturali e sociali. Un ‘tributo’ per spingere l’ascoltatore ad opporsi attivamente a coloro che manipolano e riscrivono la storia.
L’album uscirà l’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre, ma ad anticiparlo ci sarà la pubblicazione di un ricco volume intitolato Ti racconto la mia terra. Il libro comprende i testi tradotti non solo di False Flag, ma anche dei precedenti Gray Wolf e, in parte, Rough man e To milk a duck. Il prezioso compendio alla discografia regalerà anche agli ascoltatori che hanno poca dimestichezza con l’inglese un supporto cartaceo su cui leggere le profonde storie contenute nelle canzoni.
Un album-tributo per il 31 dicembre
Il triestino Frank Get ha festeggiato quest’anno 40 anni di una carriera che lo ha visto impegnato in svariati progetti e collaborazioni
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