La stagione della Gsa Apu Udine è arrivata al capolinea. I friulani cadono per 53-59 contro la Co.Mark Bergamo al Benedetti in gara 3 dei quarti di finale dei play-off di serie B ed escono di scena, guarda caso con lo stesso punteggio del match d’andata di stagione regolare. Gli orobici, al terzo centro su tre in via Marangoni tra stagione regolare e post season, prevalgono con merito in una sfida condotta per 38’45”. La Gsa, invece, tiene il naso avanti per soli 32” e in questo piccolo frangente ha comunque avuto il colpo del ko, mancandolo. La Co.Mark, come già capitato nel recente passato, scatta meglio dai blocchi di partenza e si ritrova già a più 10 all’8 (9-21) grazie a una percentuale molto alta al poligono di squadra: 57% alla prima mini pausa. Viceversa, Udine ha le polveri bagnate (31%) e si trascina fino in fondo con questa bassa percentuale. In avvio di seconda frazione, Bergamo tocca il massimo vantaggio di +14 (11-25 all’11’ e 14-28 al 12’), ma la Gsa non molla. I friulani costringono gli ospiti a tirare peggio e in attacco ci pensano Poltroneri e Zampolli, con 10 e 8 punti ciascuno nel quarto, a ricucire il divario: 30-36 al 20’.
Dopo il break lungo, Poltroneri trova il cesto del 32-36 al 21’ che incendia, se mai ce ne fosse bisogno, l’impianto friulano pieno zeppo come una bomboniera. Quando la rimonta sembra cosa fatta, Bergamo produce un break di 0-9 per il 32-45 al 24’ che rispedisce indietro la Gsa, ma non è il colpo che manda definitivamente al tappeto gli udinesi i quali, specie con Anello, dipingono un contro parziale di 8-0 per il 40-45 al 30’. L’ultimo quarto si apre con il 40-47 ospite, poi Poltroneri inventa il 44-47 al 32’ prima che Udine non sfrutti cinque possessi consecutivi per l’ipotetico pareggio. Bergamo riparte (44-50 al 35’), ma comincia a vacillare perché la percentuale al tiro è scesa definitivamente sotto il 40%. Gli orobici inseguono per la prima volta in concomitanza con un auto canestro di Chiarello su errore ai liberi di Zacchetti: 51-50 al 37’. L’inerzia è dalla parte della Gsa che tiene in difesa, ma ha il neo di fallire il possibile colpo del ko con un sotto mano solitario di Di Viccaro il quale, successivamente, sbaglia due triple a -1’15” sul 51-52 e a -23” sul 53-56. Dalla lunetta, Bergamo non trema, puntella l’affermazione e si guadagna la semifinale contro la Fortitudo Bologna.
IL COMMENTO. “La partita in sé è di facile interpretazione – dice coach Luca Corpaci -, abbiamo segnato solo 53 punti rispetto agli 87 a Bergamo quando di fronte avevamo gli stessi avversari e le stesse situazioni tattiche. Possiamo parlare di canestri sbagliati da un centimetro e palle perse, ma la verità é che non siamo riusciti a gestire la grande tensione che ci ha paralizzato. Non si spiega altrimenti una prestazione completamente opposta a quella di gara 2. Ho la serenità di chi ha dato il 150%, ma sono molto dispiaciuto per Davide Micalich che mi ha dato grande fiducia e mi é stato di grande sostegno. E’ una vera ingiustizia che, a causa di questa grande delusione, non vengano riconosciuti il suo grande lavoro e tutta l’energia che mette e ci ha messo. Ringrazio pure Alessandro Pedone che, anche in questi giorni di grande incertezza, è stato sempre positivo e costruttivo”.