Tavagnacco archivia con un 1-4 la trasferta di Firenze e inizia a concentrarsi sul big match di mercoledì 19, alle 15, contro il Brescia. Avanza Pordenone, che ha fermato per 3-1 il Napoli, mentre il Chiasiellis è costretto a cedere per 1-5 al cospetto del Verona. Ecco i commenti delle società.
QUI TAVAGNACCO. Dopo alcuni brindisi moderati, la Graphistudio torna ad esagerare ma, l’1-4 rifilato al Firenze va letto in filigrana. Fino alla mezzora della ripresa, infatti, l’esito della gara è rimasto in bilico, sia per i meriti delle padrone di casa sia per la recita non del tutto convincente del team di Rossi. Poi ci ha pensato Maria Zuliani, finalmente e doppiamente spietata in zona gol. Con Camporese appiedata da una vecchia squalifica e Laterza al rientro, l’approccio friulano non è dei migliori e, al 7’, Firenze già festeggia. Una palla persa a metà campo concede a Razzolini la possibilità di involarsi verso la meta: Bissoli non riesce a cucire la smagliatura e il diagonale rasoterra dell’attaccante buca Penzo. Praticamente la fotocopia della rete incassata dalla chioggiotta (l’imbattibilità si ferma a 560 minuti) in nazionale contro la Repubblica Ceca. Immediata, comunque, è la replica della Graphistudio: Brumana innesca Zuliani, il portiere smanaccia e Del Prete, al posto giusto nel momento opportuno, infila. Il Tavagnacco pare ridestarsi: un break di Parisi è, però, vanificato da una soluzione troppo elaborata di Bonetti, poi Brumana prova senza fortuna la conclusione dal limite. Al 28’, infine, Bonetti ci mette la testa, ma il pallone si perde sopra la traversa. Al 32’ clamorosa opportunità per le toscane: Rinaldi, sfuggita a Martinelli nel cuore dell’area e a tu per tu con Penzo, sviene davanti al portiere.
La ripresa si apre con il raddoppio friulano: Zuliani, servita sul filo del fuorigioco, apparecchia il tiro e la piazza chirurgicamente nell’angolino basso, dove Matsubayashi non può arrivare. Dopo alcune fasi di pura gestione e qualche sofferenza – Rossi si fa cacciare per proteste – la buiese concede il bis (sfilando al portafogli di nonno Cesare l’ennesimo centone): servita dentro l’area da Bonetti, ipnotizza un difensore con un gesto tecnico di gran classe e infila un destro a giro nell’angolino lontano. Al 38’, poi, la stessa Bonetti si iscrive a referto, deviando di testa un corner di Parisi. E adesso tutte pronte per il big match di mercoledì (ore 15) al comunale con il Brescia: i due migliori attacchi di A saranno di fronte per giocarsi mezzo scudetto.
QUI CHIASIELLIS. Finisce con una goleada troppo pesante ai danni del Chiasiellis, bravo a tenere il campo ma incapace di resistere a un Verona cinico. Al fischio d’inizio si capisce subito che i ritmi saranno alti e, infatti, al primo affondo le ospiti passano. Salvai s’invola sulla destra, mettendo in mezzo dove Gelmetti allunga per Napoli che di testa inganna Zorzi e infila in rete. Il Chiasiellis cerca di reagire affidandosi alle ripartenze, ma sono le ospiti a trovare il gol del due a zero sempre con Napoli, brava a insaccare sbrogliando una mischia su calcio d’angolo. La reazione delle padrone di casa è veemente: le biancocelesti battono da centrocampo e arrivano sottoporta, con Ohrstrom costretta a deviare in angolo un tiro di Barbieri. E’ la stessa centrocampista a incaricarsi del tiro dalla bandierina che s’infila direttamente nell’angolo lontano alle spalle del portiere. Sui piedi della stessa numero 4 di casa capita poi il pallone del pareggio: Barbieri s’invola da sola con la difesa veronese immobile. Il fiuto da centravanti non è però nelle sue corde e, invece, di sfidare l’estremo difensore a tu per tu, Barbieri aspetta delle compagne in aiuto e si fa recuperare dalla retroguardia scaligera. Il Verona si spaventa e si riversa in avanti, ma prima il palo, poi Zorzi evitano il gol. Al 34’ è, però, Gabbiadini a siglare il 3-1 con un pallonetto imprendibile per Zorzi, colta fuori dai pali.
La ripresa comincia su ritmi ancora alti, nonostante la girandola di sostituzioni. Un guizzo di Sardu al 6’, col pallone sopra la traversa, e un colpo di testa di Frizza fanno intendere che il Chiasiellis c’è, ma a essere cinico è il Verona, che al 13’ trova il 4-1 con Karlsson, brava a ribadire in rete una respinta corta di Zorzi. Poco dopo la mezz’ora l’arbitro assegna un calcio di rigore generoso per fallo di Degano su Gelmetti ed è Ohrstrom, il portiere ospite, a insaccare con una trasformazione perfetta. L’ultimo acuto capita sui piedi di Zanetti che in contropiede sfugge alla difesa e conclude, mandando la sfera di poco alta sopra la traversa. Ora la testa va alle prossime, fondamentali, sfide, assolutamente da non sbagliare.