Una passione in comune e un libro scritto a quattro mani. Elio (il leader degli Elio e le Storie Tese) non è solo un grande musicista e uomo di spettacolo, ma anche un tifoso appassionato, ex giocatore, dirigente, telecronista e volto noto del baseball italiano. Sì, perché il baseball italiano esiste e il volume ‘Mi chiamavano Maesutori’, firmato assieme ad Alessandro Maestri, ex stella della nazionale italiana, ne è la prova.
Proprio Maestri sarà protagonista della presentazione friulana del libro, in programma domenica 27 febbraio, alle 11, nella Sala consiliare di Villa di Toppo Florio, a Buttrio, grazie all’organizzazione targata White Sox.
Maestri è fra i pochi europei ad aver giocato nel mitico campionato professionistico Usa, oltre che ad alti livelli in Australia, Giappone, Corea e Messico. Ed è proprio dal giapponese che deriva Maesutori, nient’altro che il suo cognome tradotto nella lingua del Sol Levante. Mentre seguiamo la carriera di Maestri – da semplice ragazzo di Romagna che entra all’Accademia di baseball di Tirrenia per poi piombare a piè pari nel mondo professionistico americano con in testa un solo sogno: essere il primo italiano nato e cresciuto in Italia ad arrivare nella Major League – Elio ci racconta alla sua maniera regole, segreti, curiosità e aneddoti di uno sport non ancora così conosciuto nel nostro Paese.
Il risultato? Una lunga lettera d’amore per il baseball, destinata a entusiasmare vecchi tifosi e a coinvolgerne di nuovi.
Per partecipare alla presentazione c’è l’obbligo della prenotazione (al numero 320-8487662) fino a esaurimento della capienza della sala; sarà richiesto il Green Pass rafforzato.
Alessandro Maestri inizia a giocare a baseball a sei anni. Dopo aver vestito la casacca della nazionale fin dalla categoria Ragazzi, è approdato in serie A1 nel 2005 con la squadra di San Marino. A 20 anni firma un contratto da professionista e parte per gli Stati Uniti, rimanendoci per cinque anni. Ha partecipato a quattro edizioni del World Baseball Classic. In Australia ha giocato con i Brisbane Bandits (2011) e con i Sydney Blue Sox (2018 e 2019). Ha esordito nel massimo campionato giapponese NPB con gli Orix Buffaloes e nella KBO, la massima lega coreana, con gli Hanwha Eagles. Dopo aver giocato nella lega messicana, ha deciso di tornare nel campionato italiano con la casacca del San Marino Baseball. Nel maggio 2021 ha concluso la sua carriera da atleta.
Elio scopre il baseball e il mal di braccio all’età di 14 anni, giocando con gli amici al quartiere Fatima, zona periferica a sud di Milano, dove vive; poi lo dimentica per qualche anno, per ritrovarlo al Parco Lambro verso il 1988 in compagnia di Nicola Fasani (meglio noto come Faso, bassista storico degli Elio e le Storie Tese) e degli altri artefici della nascita dell’Ares, mitologica squadra di Milano nata quasi per scherzo ma ancora attivissima. Da quel momento la carriera agonistica è tutta in ascesa: C2, C1, B, fino agli anni della serie A2 in cui crolla la fama di ‘media 1000’, abilmente costruita nel tempo cercando di centellinare i turni in battuta contro lanciatori abbordabili. La carriera termina al campo Kennedy di Milano con una frattura nasale composta rimediata cercando di eliminare al volo un battitore avversario. Attualmente ricopre la carica di vicepresidente della squadra che milita in serie B, e cerca di aiutare il presidente Faso a mantenere in vita il sogno dell’Ares, a oltre trent’anni dalla sua nascita.